C’è grande attesa tra esperti e collezionisti per l’asta Antiquariato, autori del XIX e XX secolo che si terrà il prossimo 26 marzo alla Galleria Pananti di Firenze: tra i lotti in catalogo, protagonista indiscusso dell’asta live “The Cormorans”, un dipinto a inchiostro su carta di Xu Beihong del Novecento. Il dipinto a inchiostro cinese di Xu Beihong ha come soggetto quattro cormorani intenti a guardare nella solita direzione, immortalati all’interno di un contesto paesaggistico alquanto scarno. Le quotazioni per l’opera oscillano tra i 100.000 e i 200.000 euro (diritti d’asta esclusi), ma il risultato, con ogni probabilità, sarà superiore alla base stimata.

La vendita all’asta per lo shuimohua di Xu Beihong è attesa come un evento importante dalla Galleria Pananti: è la prima volta che la Casa d’Aste fiorentina propone un’opera dell’illustre pittore cinese, conosciuto in tutto il mondo per i suoi inchiostri monocromatici, oggi battuti nelle aste per cifre a sei zeri.
L’aggiudicazione più alta per un’opera di Xu Beihong è di 42 milioni di dollari, ottenuta con un inchiostro del 1951 venduto all’asta dalla Poly Auction House di Pechino nel 2011. Ad oggi si registrano più di 80 vendite che superano il milione di dollari, soprattutto oli realistici risalenti agli anni Venti e Trenta del Novecento, che mescolano la sete di modernità con il rispetto dell’arte pittorica tradizionale cinese.
Noto al grande pubblico per i suoi shuimohua (dipinti ad inchiostro cinese) di paesaggi e animali, Xu Beihong è considerato il padre della pittura moderna cinese e uno dei primi artisti a realizzare dipinti a olio monumentale con soggetti epici cinesi. Nato nello Jiangsu nel 1895, a soli sei anni apprende dal padre l’arte calligrafica e a nove sa destreggiarsi con abilità nella pittura tradizionale cinese. All’età di ventidue anni si trasferisce a Tokyo per studiare storia dell’arte e approfondire l’arte pittorica nipponica.

Terminati gli studi in Giappone, torna in Cina dove ottiene la cattedra per l’insegnamento di Storia dell’Arte all’Università di Pechino. Il desiderio di aprirsi a nuovi orizzonti pittorici lo porta a proseguire i propri studi in Europa, per sperimentare le tecniche pittoriche dell’arte occidentale. Nel 1919 si iscrive alla Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi, dove studia pittura e disegno: la permanenza in Francia segna un punto di svolta nell’arte di Xu Beihong, e ne influenza in modo determinante lo stile pittorico.
Nel 1927 torna in Cina, per due anni ottiene numerosi incarichi istituzionali, tra cui l’insegnamento presso il National Central University, senza però mai abbandonare la pittura – passione che porta avanti parallelamente alla carriera da docente universitario. A partire dal 1933 tiene una serie di mostre di pittura moderna cinese in Europa, attirando appassionati e collezionisti francesi, tedeschi, belgi, russi e italiani. Nel 1949 Xu diventa presidente dell’Accademia Centrale di Belle Arti di Pechino e del Chinese Artists’ Association.
A metà del Novecento l’arte di Xu Beihong è riconosciuta e apprezzata in tutta l’Asia. Dopo la morte, avvenuta nel 1953, nella sua casa di Pechino viene istituita la sede del Xu Beihong Museum.

Xu Beihong è il pioniere di una nuova genesi dell’arte cinese nel XX secolo. È stato colui che più di tutti ha saputo coniugare due stili artistici, quello orientale e quello occidentale, ritenuti apparentemente opposti, attribuendo all’arte cinese un significato nuovo e moderno. L’opera pittorica di Xu, che conta un ventaglio eterogeneo di dipinti antichi e calligrafie, si impone per la risonanza avanguardistica con il suo tempo, diventando uno spartiacque per l’arte cinese che gli è susseguita.
The Cormorans, Xu Beihong (1895 – 1953)
Asta Antiquariato, autori del XIX e XX secolo Galleria Pananti Casa d’Aste, 26 marzo 2021