Potremmo ironicamente definirli “i cugini di Francia”: entrambi sono dei brandy e devono il proprio nome alle regioni di origine delle uve utilizzate per la loro produzione, Francia Settentrionale per il Cognac e la Guascogna per l’Armagnac. Scopriamone le caratteristiche con alcuni lotti dell’asta di Vini e Distillati che si terrà il 25 e 26 marzo presso la Casa d’Aste Finarte.
I distillati alcolici possono essere considerati tutti come i membri di una grande famiglia. Logicamente tra loro vi sono dei gradi di parentela più stretti e tra questi vi è sicuramente quello tra il cognac e l’armagnac che potremmo ironicamente ribattezzare i cugini di Francia. Entrambi sono dei brandy e devono il proprio nome alle regioni di origine delle uve utilizzate per la loro produzione, rispettivamente la Francia Settentrionale per il cognac e la Guascogna, nel sud ovest della nazione transalpina, per l’armagnac.
Oltre alla nazione, altro punto in comune l’uva utilizzata, principalmente l’Ugni Blanc, molto simile all’italiano Trebbiano, accompagnata a volte da vitigni Colombard o Folle Blanche. Tutti vitigni bianchi vendemmiati prima della completa maturazione con cui vengono ottenuti vini leggeri e poco profumati, dalla bassa gradazione e dalla spiccata acidità; caratteristiche che contribuiscono a realizzare ottimi cognac ed armagnac.

Il cognac è un’acquavite di vino dal sapore delicato e raffinato con definiti sentori floreali e una gradazione alcolica di circa 40°. La sua produzione è stata regolamentata con un trattato nel lontano 1909, lo stesso con cui si decise che solo le acquaviti provenienti dalla regione di Cognac potessero fregiarsi di questo nome, tutti gli altri prodotti simili infatti hanno la denominazione più comune di brandy.
Le zone di produzione/crus riconosciute nella regione sono sei:
- Grand Champagne, che dà vita ai cognac più pregiati
- Petite Champagne e La Borderies, con i distillati dall’aroma maggiormente floreale
- Fin Bois, area degli aromi più fruttati
- Bon Bois e Bois Ordinaries, che potremmo definire i “basici”
Le uve vengono raccolte entro il 29 settembre in coincidenza con la festa di San Michele, mentre la distillazione di tipologia “discontinua” si serve di alambicchi detti “marentais” e viene eseguita necessariamente entro il 31 marzo dell’anno successivo alla vendemmia.

Il mosto durante il processo subisce una prima bollitura di circa otto ore, a cui segue una fase di raffreddamento e una seconda bollitura di circa dodici ore, in cui vengono scartate sia la testa che la coda del prodotto per mantenerne solo il cuore. Il distillato ottenuto sarà poi quello che andrà a invecchiare per un minimo di 30 mesi fino a un massimo di 30 anni in capienti botti di rovere.
Il cognac che giunge ai nostri palati non è però spillato direttamente da queste botti. La fase più importante è infatti quella in cui il maitre de chai miscela e diluisce tra loro varie vigne e annate sia per ottenere un bouquet armonico sia per abbassare la gradazione alcolica che all’uscita degli alambicchi era compresa tra i 63° e i 72°, ben più dei 40° della commercializzazione.
L’articolo completo sul Blog di Finarte Casa d’Aste.
Catalogo asta Vini e Distillati da collezioni private
giovedì 25 marzo – venerdì 26 marzo 2021
I sessione
giovedì 25 marzo
Vini e distillati da collezioni private
ore 16:00
lotti 1001 – 1227
II sessione
venerdì 26 marzo
Vini e distillati da importanti mercanti internazionali
ore 16:00
lotti 2001 – 2362
Jean Grosperrin Cognac Fins Bois Origine Rateau e Delord Bas Armagnac Reserve (1893)
Asta Vini e Distillati Finarte Casa d’Aste, 25 e 26 marzo 2021