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Le bottiglie di grosso formato sono da sempre oggetto di grande seduzione per tutti gli appassionati di vino, oltre che per una ragione legata al valore e alla rarità, anche per una questione di natura estetica. C’è infatti qualcosa di grandioso, quasi spirituale, nel servire durante occasioni di convivialità il vino in bottiglie in grande formato; gli stessi nomi, Réhoboam, Balthazar, Solomon hanno una sonorità particolarmente intensa, che evoca tempi lontani e una sensazione di magnificenza.

Il fascino delle bottiglie di grande formato non si riduce, tuttavia, alla capacità e all’estetica della bottiglia, ma ha molto a che fare con le prestazioni del vino contenuto al suo interno. Chiunque sia un estimatore di vino è a conoscenza del fatto che la dimensione delle bottiglie influisca oltre che sulla qualità del vino, anche sulla sua conservabilità e sullo sviluppo dei processi di affinamento. Quindi i vini imbottigliati, ad esempio, in magnum quasi sempre mostrano risultati migliori di quelli confezionati in bottiglie di formato più piccolo, proprio in virtù dell’invecchiamento più lento che consente uno sviluppo migliore delle proprietà organolettiche.

I vini di grande formato, dunque, invecchiano più lentamente e si evolvono meglio, la ragione è ben visibile: in ogni bottiglia tra il tappo e il vino si concentra una quantità di ossigeno esigua (condizione essenziale se l’invecchiamento del vino è destinato a svilupparsi in bottiglia), considerando che nelle bottiglie più grandi la proporzione di vino esposta all’aria è minore, il processo ossidativo sarà più lento e, di conseguenza, nei grandi formati il vino sarà migliore e più completo nelle sue note, specie nel formato magnum. È proprio l’ossidazione a conferire a un gran vino quelle peculiarità secondarie che sono di particolare interesse per gli enologi e gli appassionati di vino di tutto il mondo: per raggiungere l’apice è quindi necessario che il processo ossidativo si protragga il più a lungo possibile nel tempo. È per questo motivo che una bottiglia da 750 ml di ottima annata, come una Mouton-Rothschild del 1945, potrebbe aver perduto gran parte della sua gradevolezza, mentre l’equivalente formato magnum perfettamente conservato potrebbe, invece, rivelarsi fresco e appena prossimo alla maturità.

Un’altra caratteristica rilevante che va a determinare un vantaggio nei vini di grande formato è legata allo spessore e al colore scuro della bottiglia magnum o di formato più grande, che consente una protezione maggiore dalle fonti di luce. Se le bottiglie magnum sono facilmente reperibili in commercio, man mano che la grandezza del formato aumenta il loro grado di reperibilità diminuisce. Per non parlare poi della capienza: i grandi formati richiedono spazi ampi e, soprattutto, adatti per mantenere le bottiglie alla giusta temperatura. Inoltre, essendo molto pesanti sono anche non troppo maneggevoli, per questo necessitano di particolari ausili che possano essere di aiuto per sostenere la bottiglia e contemporaneamente versare il vino nel bicchiere.

Ogni tipologia di vino ha la sua bottiglia

Nel corso del tempo in commercio si sono diffuse bottiglie di forme e di colori diversi, ma soltanto un numero limitato di queste si sono affermate come standard universalmente conosciuti. Le forme di bottiglie più comuni sono:

  • Bordolese: come suggerisce il nome, si tratta di una bottiglia originaria della città di Bordeaux, viene prodotta in vetro di non troppo grosso spessore, presenta una forma cilindrica e collo corto e può essere incolore per i vini bianchi, oppure verde o marrone per i vini rossi. È tra le bottiglie più utilizzate per l’imbottigliamento dei vini fermi
  • Borgogna: questa tipologia di bottiglia di derivazione francese, viene realizzata in vetro di buon spessore, ha forma cilindrica, collo lungo e spalle slanciate, è largamente impiegata per i vini bianchi. Può essere incolore oppure verde o marrone, tipico di questa bottiglia è il colore “foglia morta”, a metà tra il verde e il giallo usato sia per vini bianchi che rossi
  • Champagnotta: tipica della zone della Champagne, in Francia, questa bottiglia viene usata prevalentemente per i vini spumanti. Prodotta in vetro verde scuro, la sua forma ricorda la bottiglia Borgogna, ma se ne differenza per lo spessore del vetro, in questo caso più massiccio, e per il caratteristico cercine sporgente
  • Renana o Alsaziana: originaria della zona del Reno e dell’Alsazia, questa tipologia di bottiglia presenta una forma allungata e alcuna rientranza sulla base, la mancanza di spalla la rende particolarmente adatta a vini che non formano depositi e che sono da consumarsi in breve tempo. È utilizzata perlopiù per l’imbottigliamento di vini bianchi o rosati
  • Albeisa: questa bottiglia prende il nome dalla città di Alba di cui è originaria, si presenta quasi sempre di colore marrone, con una forma molto simile alla Borgogna usata in Piemonte, specialmente per i vini rossi come Barolo, Barbera e Dolcetto. Caratteristica è la scritta “Albeisa” effigiata sulla spalla della bottiglia

I grandi formati delle bottiglie di vino

In linea generale, nelle bottiglie di grande formato vengono conservati i vini più pregiati, le eccellenze d’annata, da consumare durante le grandi occasioni per dare una certa valenza estetica al momento dell’apertura. Le bottiglie più grandi sono infatti le più rare e le più ricercate dai collezionisti di vino, le prime ad aggiudicarsi durante le aste di vini; non è difficile quindi intuire che il prezzo delle bottiglie di vino pregiato cresca con l’aumentare della grandezza della bottiglia, ma l’incremento di prezzo è più che proporzionale. Solitamente, i formati di vini sono tutti multipli della bottiglia di vino standard da 0,75 litri, come si può notare nell’immagine sottostante.

 

Formati delle bottiglie e denominazioni

 

Osservando la nomenclatura dei grandi formati delle bottiglie di vino, emerge che molti di questi sono tratti da famosi nomi biblici di grandi Re della storia, una scelta tutt’altro che casuale. Nel passato le bottiglie di grandi dimensioni erano infatti utilizzate per lo Champagne, tradizionalmente servito nelle occasioni di festa e di grande sfarzo presso le corti, così i commercianti per rendere loro omaggio iniziarono a dare ai grandi formati di bottiglia i nomi dei loro destinatari, i sovrani.

I grandi formati di vino in asta

Durante le aste di vini pregiati e da collezione, i vini di grande formato riscuotono sempre un enorme successo, registrando cifre da capogiro. Si pensi alla Casa d’Aste Pandolfini, che in occasione dell’asta “Vini Pregiati e Distillati da Collezione” del 10 e 11 novembre 2020, l’ultima “in presenza”, ha sfiorato la cifra record di 1 milione e cento mila euro, pari al 92% dei lotti venduti dalla Casa d’Aste. L’asta Pandolfini comprendeva bottiglie di tutti i migliori produttori del panorama enologico mondiale, 193 lotti con 100% di venduto.

Tra le migliori aggiudicazioni, una verticale completa dal 1980 al 2015 di Sassicaia di “Tenuta San Guido” che ha concluso la gara alla cifra straordinaria di 23.275 euro, affermandosi come Top lot dell’asta. Per quanto riguarda le singole unità, a spiccare invece sono state una bottiglia di Romanée Conti del Domaine de la “Romanée Conti” del 2002 venduto per 15.925 euro, una bottiglia di Chambertin del “Domaine Leroy” del 2000, aggiudicata all’asta per 8.085 euro, e una Magnum di Chambertin Clos de Bèze del “Domaine Armand Rousseau” datata 1996, ha trovato posto in una cantina a fronte di 6.738 euro.

Per l’Italia ricordiamo una bottiglia da 12 litri di “Le Pergole Torte Montevertine” del 2001, battuta all’asta a 4.900 euro. Degne di nota anche 3 bottiglie rarissime di Barolo Collina Rionda Riserva “Etichetta Rossa di Bruno Giacosa” datate 1989, che si sono aggiudicate per la cifra di 8.575 euro. Nonostante il momento non proprio florido, il commercio legato al mondo del vino si afferma protagonista di un mercato che non conosce crisi, come ha dichiarato in tale occasione il capo dipartimento della Casa d’Aste Pandolfini, Francesco Tanzi: «Le cifre raccontano di un grande successo, che sfida le incertezze del periodo».

Immagine in evidenza
Ornellaia La Celebrazione 2010, Bolgheri Superiore
Asta “Vini Pregiati e da Collezione” del 29 Ottobre 2018, Casa d’Aste Pandolfini


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