Capolavori d’arte, gioielli e opere d’arte orientale trainano i conti 2022 di Pandolfini. Scopriamo il resoconto dell’anno da poco concluso della maison fiorentina, tra record e topic moments
Il 2022 è stato un anno storico per il mercato dell’arte, con un fatturato che sfiora i 20 miliardi di dollari per le tre case d’aste internazionali Christie’s, Sotheby’s e Phillips. Tuttavia, anche in Italia le case “nostrane” hanno registrato risultati rilevanti, in alcuni casi migliori del 2021.
Analizzando il fatturato della rosa di Maison, ciò che emerge è che anche per il mercato italiano il segmento del lusso ha visto un sensibile incremento. Sempre più collezionisti si sono dimostrati interessati al mercato degli orologi di lusso e ai gioielli, tanto che tra le migliori aggiudicazioni delle principali case d’aste si sono attestati, anche tra le prime postazioni, lotti appartenenti a questi dipartimenti particolari. Vediamo nello specifico qual è stato il resoconto del 2022 di Pandolfini, tra alti e bassi, riconferme e nuove prospettive…
Qual è stato il fatturato del 2022? (Confronto con il 2021)
Fatturato 2022 – 39.125.000 euro
Fatturato 2021 – 46.535.950 euro
Quali sono stati i principali top price della stagione appena conclusa?
Per quanto riguarda la categoria Old Master, a risuonare ancor più degli altri è stata la Veduta del bacino di San Marco dalla Riva degli Schiavoni di Giovanni Antonio Canal detto il Canaletto: un olio su tela, cm 75,5×102,8 (lotto 25), aggiudicato da Pandofini per 961.600 euro in occasione dell’asta Arte a Venezia tra XVI e XIX secolo.

Della solita asta, ha riscosso un ottimo risultato anche Gruppo di pulcinella di Giandomenico Tiepolo: un olio su tela, cm 55×83 (lotto 29), battuta all’asta a 498.000 euro. Spostandoci al dipartimento di Gioielli, a brillare nel primo semestre è stato un Rolex Daytona “eye of the tiger”: un esemplare unico nel suo genere, in oro giallo, smalto e diamanti (lotto 532), aggiudicato nel mese di maggio a 275.000 euro; mentre in occasione dell’asta di Arte Orientale del 20 dicembre scorso, a fare la parte del leone sono stati una coppia di vasi cinesi della dinastia Qing del XVII secolo (periodo Kangxi), in porcellana bianco e blu. Il prezzo finale per questo lotto? 264.600 euro.

In ordine decrescente, il quinto top lot della stagione 2022 di Pandolfini è stata una tela di Michele Marieschi dal titolo Veduta di Palazzo Ducale dal bacino di San Marco (lotto 24), che è stata aggiudicata che a 245.700 euro in occasione dell’asta Arte a Venezia tra XVI e XIX secolo, del 28 settembre 2022.
Dipartimenti più forti, cali e nuovi trends
Comparando il volume d’affari dei dipartimenti con il 2021, il confronto con l’anno precedente ha mantenuto, sostanzialmente, gli stessi rapporti, con qualche mutamento ma non sostanziale. I dipartimenti di Gioielli e Orologi conservano la leadership, incassando 9 milioni di euro, mentre quello di Dipinti Antichi e del XIX secolo ha totalizzato 7 milioni. Hanno registrato un notevole incremento le Arti Decorative (Arredi, Porcellane e Maioliche, Oggetti d’Arte), quello che tradizionalmente si identifica con “Antiquariato”, che ha incassato oltre 6 milioni di euro, mentre rimane invariata la resocontazione del dipartimento di Vini & Spirits che si è attestata a circa 3,5 milioni di euro, confermandosi al primo posto a livello nazionale.
Nel corso del 2022 è stata registrata una leggera flessione in negativo per l’Arte Moderna e Contemporanea, l’Arte Orientale e la Numismatica. Il trend più evidente? Il consistente aumento di acquirenti stranieri.
Aspettative per il 2023
Il futuro di Pandolfini è ancora tutto da scrivere, anche se la direzione intrapresa è chiara. La strada seguita finora ha condotto la maison all’apice del mercato nazionale e tra le prime dieci case d’asta d’Europa ormai da diversi anni. Il futuro sarà sempre più orientato verso una svolta digitale, oggi più che mai indispensabile, e alla proposta di cataloghi sempre più ricchi, dettagliati e di alta qualità.