Che Gucci sia ormai uno status symbol ce l’ha ricordato Alessandro Michele nelle scorse settimane, grazie all’evento di presentazione di “Gucci Aria”, la collezione che celebra i 100 anni del marchio fiorentino: era infatti il 1921 quando Guccio Gucci aprì il suo primo negozio di pelletteria a Firenze, in Via della Vigna Nuova 7 a Firenze.
Un secolo di storia della moda, con tutte le evoluzioni che cento anni e diversi direttori creativi possono portare ad un marchio, mantenendo però i valori e i simboli con i quali la maison nacque: héritage italiano, eleganza, tradizione ma anche innovazione e contaminazione. La prossima asta Luxury Fashion che la Casa d’Aste Finarte ospiterà a Milano, giovedì 20 maggio, propone oltre 40 lotti di Gucci, tra i quali alcune delle it-bag più amate in assoluto.
Gucci Jackie
La Jackie è nella wishlist di tutte, lo sappiamo. It-Bag di culto, ormai ovunque anche su Instagram, è stata creata negli anni ‘50 con il nome prima di “Hobo Bag” – un richiamo quelle sacche usate dai vagabondi per trasportare i loro averi – poi “Constance”, per diventare in seguito la borsa preferita di Jacqueline Kennedy Onassis e venire ribattezzata appunto “Jackie”.

Nel tempo, il brand italiano oggi guidato da Alessandro Michele ha lanciato vari restyling, sempre fedeli all’originale: da portare sulla spalla, con gli angoli rinforzati e la caratteristica chiusura a pistone. Vestiaire Collective, una delle piattaforme di compravendita di usato di lusso più famose, ha affermato che la ricerca della Jackie è aumentata del 30% dopo la sfilata della FW 20/21. L’asta di Luxury Fashion propone un modello in tessuto color giallo limone, finiture e tracolla in pelle color nero, degli anni ’90, quando il direttore creativo di Gucci era Tom Ford.
Gucci Bamboo
Un altro grande classico, una borsa che ha segnato la storia della moda. La prima Bamboo Bag fa il suo esordio nel 1954, indossata prima da Ingrid Bergman nel film di Roberto Rossellini “Viaggio in Italia”, poi da Vanessa Redgrave in “Blow Up” di Michelangelo Antonioni, nel 1966. Nel frattempo era già diventata un’icona, soprattutto quando Liz Taylor fu immortalata in una foto con Paul Newman mentre indossava la sua amata Bamboo Bag.

Cosa la rende unica? Il bambù, ovviamente. L’idea fu di Guccio Gucci, che pensò ad un materiale (il bambù giapponese) che richiamasse l’esotico, quei mondi lontani sinonimo di speranza negli anni del dopoguerra. Era la prima volta che si usava un “dettaglio povero” in una borsa di lusso, che veniva proposta in diversi materiali, tessuti e colori.
Nel 2010, quando Gucci era guidata da Frida Giannini, venne lanciato il restyling dalla Bamboo Bag, che venne rinominata New Bamboo, mantenendo però i tratti distintivi dell’originale. Vennero aggiunti la tracolla metallica, alcune parti in pelle e altri dettagli in bambù.

Oggi, Alessandro Michele ne propone una rivisitazione storica nella sua ultima collezione “Aria” realizzata in collaborazione con Balenciaga per celebrare i 100 anni del grande marchio italiano. Già lo scorso anno, Michele aveva aggiunto un particolare fluo sul manico iconico del modello Tote, dando al bambù un taglio contemporaneo con l’aggiunta di un dettaglio fluo. L’asta del 20 maggio propone diversi modelli di Bamboo Bag: dalla Flora, con il caratteristico tessuto stampato, alla versione più piccola ma elegantissima, in camoscio o pelle, fino al bauletto beauty case.
Gucci Padlock GG
Meno ricca di storie epiche da raccontare ma comunque modello sempre ricercatissimo e attuale, che si trova anche in boutique. Padlock in realtà è il caratteristico lucchetto di chiusura, che si trova su varie borse con elementi e dimensioni diverse.

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Gucci Padlock GG
Asta Luxury Fashion, Finarte Casa d’Aste 20 maggio 2021