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Mercoledì 27 ottobre a L’Aquila farà il suo debutto ufficiale sul mercato la Casa d’Aste Gliubich, proponendo un incanto di Arte moderna e Contemporanea d’eccezione. Da Carla Accardi a Mario Schifano, passando per Fontana, Magnelli fino a Calzolari, per Gliubich si preannuncia un’asta a colpi di rilanci, con 170 lotti in catalogo tra dipinti, disegni, sculture e opere d’arte decorativa realizzati tra i primi del ‘900 fino ai giorni nostri. Scopriamo tutti gli highlight dell’asta!

Tutto pronto al palazzo Cipolloni Cannella per la prima asta di Gliubich, la Casa d’Aste abruzzese che sorge in Corso Vittorio Emanuele a L’Aquila, nel cuore della centro città. Nelle stanze elegantemente affrescate di uno degli storici palazzi cittadini – oggi anche centro culturale di primaria attrazione per gli appassionati e i collezionisti dell’antiquariato artistico d’eccellenza, grazie al contributo della famiglia Gliubich -, la Casa d’Aste Gliubich inaugurerà a partire dalle ore 15 di domani la sua attività, con un’esclusiva vendita all’asta di Arte Moderna e Contemporanea particolarmente diversificata, dall’impronta fortemente internazionale.

Carla Accardi, Mario Schifano, Lucio Fontana, Giacomo Balla, Pier Paolo Calzolari, Ercole Barovier sono soltanto alcune delle firme che animeranno questa prima sessione d’asta, per un totale di 170 lotti proposti all’incanto provenienti sia da collezioni private italiane che straniere. Vediamo insieme alcuni degli highlights dell’asta.

Tra le opere messe insieme per la prima volta da Gliubich in questa vendita di Arte Moderna e Contemporanea, spicca in apertura un interessante nucleo di vetri artistici di Murano (lotti 1-9, stima compresa tra i 150-3.500 euro), alcuni dei quali realizzati da importanti maestri vetrai, come il vaso “Mina” a Mugnoni in vetro trasparente iridato con bocca circolare a filo di Ercole Barovier al lotto n. 7, stimato tra i 2.500 e i 3.500 euro e due sculture in vetro in vetro di Murano plasmate da Okutani (lotti 8 e 9), la cui stima è compresa tra gli 800 e i 1.200 euro.

Okutani, Mano sul volto-Scultura in vetro di murano. Lotto 9, stima 800-1.200 euro

Segue una serie di opere d’arte decorativa, di cui segnalano un bel piatto in ceramica dipinto a mano da Mario Schifano (“Gigli d’acqua”, lotto 22, stima 400-700 euro) e un piatto in ceramica firmato Domenico (Mimmo) Paladino (“Albero”, lotto 25, stima 500-800 euro).

Nella sezione dedicata alle opere moderne su carta, si segnalano alcune opere dei maestri nostrani più rinomati, come due smalti, grafite e collage su carta di Mario Schifano datate entrambe 1978 (lotti 155 e 159) e uno smalto acrilico, lumen e collage su carta del 1984 proveniente dalla collezione privata di Monica De Bei-Schifano (lotto 156), proposti all’asta con una stima compresa tra i 5.000 e gli 8.000 euro. Al lotto 108 emerge un’opera su carta del pittore macchiaiolo Giovanni Fattori raffigurante un gruppo di militari che trasportano un semovente di artiglieria (stima 800-1.200 euro), mentre al lotto 120 segnaliamo del maestro futurista Giacomo Balla un acquarello “Senza titolo” stimato dalla casa d’aste 1.200-1.800 euro. Top lot della sezione il nudo femminile di Lucio Fontana in gessetto blu su carta (“Senza titolo”, lotto 150), proveniente dalla collezione Teresita Rasini Fontana, Motta Visconti, Giovanni Andreoni de L’Aquila presentato alla vendita per 7.000-9.000 euro.

Lucio Fontana, Senza titolo. Lotto 150, stima 7.000-9.000 euro

Tra i dipinti, si segnalano al lotto 143 l’olio e tempera su pergamena di Alberto Sughi (“La coppia”, stima 4.000-6.000 euro), mentre al lotto 152 si segnala di Franco Angeli “Sabaudia”, un’opera realizzata con tecnica mista su tela proveniente da una collezione privata romana, stimato da Gliubich 2.500-3.500 euro.

Il catalogo presenta anche tre interessanti oli risalenti al secondo Novecento italiano: un autoritratto di cm 100×150 di pregevole fattura firmato Renzo Vespignani (lotto 172, stima 10.000-15.000 euro), un olio su tela di Bruno Cassinari (lotto 173, stima 10.000-15.000 euro) caratterizzato da deformazioni formali di ascendenza chiaramente espressionista, realizzato durante il suo periodo di adesione a Corrente, e un olio su cartone di Rosai Ottone, dal titolo “Il Cancello” (lotto 149, stima 12.000-16.000 euro).

Rosai Ottone, Il cancello. Lotto 149, stima 12.000-16.000 euro

Per quanto riguarda le opere d’arte contemporanea emergono al lotto 122 l’“omaggio a Giacomo Leopardi” di H.H. Lim del 2015, realizzato dal pittore sino-malese con una tecnica mista su forex, stimato 5.000-7.000 euro, e, al lotto 142, il suggestivo “Dessin de Feu Circulaire” del maestro francese Bernard Aubertin, caratterizzato da un collages di fiammiferi bruciati e disposti in forma circolare su una tela monocroma in asta con una stima di 3.000-4.000 euro.

Tra le opere di arte contemporanea in asta di maggiore rilievo, spiccano su tutti il “Senza titolo” di Giovanni Asdrubali, un acrilico si tela e perspex cm 170×115 (lotto 169) e un acrilico su tela realizzato nel 2011 dal maestro dell’astrattismo italiano, Achille Perilli, scomparso qualche settimana fa, proposti entrambi in asta con una stima di 8.000-12.000 euro.

Achille Perilli, Senza titolo (2011). Lotto 169, stima 8.000-12.000 euro 

Per gli amanti dell’optical art, Gliubich propone una serie di serigrafie a colori eseguite nel 1988 dal più celebre esponente dell’Op art, Victor Vasarely, qui proposta un’elegante figura femminile stat per 9.000-12.000 euro.

Notevole inoltre la selezione di sculture e bronzi risalenti al secondo Dopoguerra, di cui si segnalano al lotto 187 “L’attesa II” di Zizi Smail, una piccola statua in marmo statuario di Carrara raffigurante una figura femminile avvolta in un elegante mantello che ricade sul corpo snello, proveniente da una collezione aquilana privata (stima 8.000-12.000), e al lotto 181 un bronzo a patina nera a cera persa con supporto in legno firmato da Giacomo Manzù (stima 12.000-18.000 euro).

Al centro della sessione, spiccano per il particolare interesse artistico e simbolico, una scultura volume polyurethane foam di Piero Gilardi (“Mais e zucca”, lotto 167, stima 13.000-20.000 euro) e tre smalti di Mario Schifano, rispettivamente i lotti 160 (“Colleterra”, smalto, acrilico e sabbia su tela, stima 10.000-15.000 euro), 157 (“Cavallo di troia”, smalto e acrilico su sagoma di legno, stima 15.000-25.000 auro) e 158 (“Omaggio a Cezanne”, smalto su tela emulsionata, stima 30.000-40.000 euro). Quest’ultima opera proposta all’incanto è un omaggio a Paul Cézanne e alla sua arte post-impressionista, espresso sia attraverso le selezioni cromatiche sia con la personalissima tecnica dei tocchi di pennello.

Carla Accardi, “Senza titolo” (1964). Lotto 165, stima 35.000-50.000 euro

Top lots indiscussi dell’asta, il “Senza titolo” del pittore fiorentino Alberto Magnelli, una tempera su tavola cm 66×54 del 1949, la cui vendita è stimata da Gliubich tra i 25.000 e i 40.000 euro, le due tempere su carta “Rosso verde rosa” (lotto 164) e “Senza titolo” (lotto 165) della madrina dell’arte astratta in Italia, Carla Accardi, stimati 25.000-40.000 euro, e un’opera realizzata con tecnica mista su carta del maestro italiano dell’arte povera, Pier Paolo Calzolari, eseguita tra il 1971 e il 1972 e offerta in asta per la cifra di 40.000 e 60.000 euro (lotto 166).

Pier Paolo Calzolari, Senza titolo (1971/2). Lotto 166, stima 40.000 e 60.000 euro

Per scoprire tutti i lotti presenti in asta rimandiamo al catalogo dell’Asta di Arte Moderna e contemporanea di Gliubich Casa d’Aste.

Immagine in evidenza
Mario Schifano, Omaggio a Cezanne (1979) in vendita nell’asta di arte moderna e contemporanea di Gliubich Casa d’Aste a 30.000-40.000 euro



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