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La grande antologica dedicata a Guido Harari, allestita dallo scorso 16 luglio a Palazzo dei Diamanti di Ferrara e disponibile fino all’1 ottobre, vede oltre 300 opere tra scatti, installazioni, proiezioni e incursioni musicali, per un excursus nella carriera del grande fotografo e giornalista di origine egiziana

La mostra in corso in questi giorni a Palazzo dei Diamanti di Ferrara ripercorre le diverse fasi della carriera di Guido Harari (Il Cairo, 1952), dagli esordi nel mondo musicale come fotografo e giornalista, alle numerose copertine di dischi per artisti del calibro di Fabrizio De André, Bob Dylan, Vasco Rossi, Kate Bush, Paolo Conte, Lou Reed, Frank Zappa. Da un genere all’altro – editoria, pubblicità, moda, reportage – Harari ha sempre privilegiato il ritratto come strumento per raccontare in modo intimo e profondo gli incontri con le grandi personalità del suo tempo.

Intitolato “Incontri. 50 anni di fotografie e racconti”, il percorso espositivo al Palazzo dei Diamanti del fotografo milanese d’adozione riunisce oltre 300 scatti, a partire dagli anni Settanta, quando l’adolescente Harari inizia a coniugare le sue due grandi passioni: la musica e la fotografia. Immagini e sequenze inedite, insieme a filmati d’epoca di backstage, videointerviste, il documentario di Sky Arte a lui dedicato e l’audioguida con la voce narrante dello stesso Harari conducono il visitatore nel cuore del suo processo creativo.

Lucio Dalla, Bologna, 1996 ©Guido Harari

Lungo il percorso, si potrà apprezzare la passione parallela per la curatela di libri, intesi come una forma di “fotografia senza macchina fotografica”, una sezione dedicata a immagini “di ricerca” inedite e infine la sala dal grande impatto intitolata “Occhi di Ferrara”, una sorta di ’mostra nella mostra’ che ospiterà gli sguardi della città. Qui Harari esporrà via via i ritratti che su prenotazione realizzerà nella Caverna Magica, un set fotografico allestito alla fine del percorso espositivo.

David Bowie, Roma, 1987 ©Guido Harari

La rassegna è organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dal Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara in collaborazione con Rjma Progetti culturali e Wall Of Sound Gallery, e con il contributo del Comune di Ancona.

Giorgio Armani, Milano, 1998 ©Guido Harari


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