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Nel mondo affascinante dell’arte e dell’antiquariato, si cela un universo misterioso che solo pochi privilegiati riescono a carpirne appieno le sfumature. Attraverso i corridoi e le sale piene di storia del suo negozio milanese, l’antiquario Lino Giglio svela i segreti e le curiosità che si nascondono dietro le quinte del mercato antiquario

Il mercato antiquario è un mondo affascinante e complesso, che suscita sempre grande interesse tra appassionati e collezionisti. Ma cosa si cela dietro le quinte di questo mondo? Per saperne di più, abbiamo scambiato due chiacchiere con Lino Giglio, esperto antiquario e titolare del negozio Antichità Giglio di Milano. In questa conversazione approfondita, ci avventuriamo nel dietro le quinte del mercato antiquario, svelando alcuni consigli preziosi per chi vuole approcciarsi a questo mondo in modo consapevole e informato. Scopriremo quali sono le tendenze del momento, come si valutano gli oggetti antichi e quali sono le sfide e le opportunità del mercato antiquario oggi.

Quali sono le sue aree di specializzazione in campo antiquario?

L. G.: Non ho una specializzazione in un campo in particolare ma tratto diversi tipologie di oggetti e opere d’arte, non solo di antiquariato: dai mobili antichi ai mobili di design, sculture di varie epoche, dipinti antichi, dipinti dell’800 e arte moderna, antiquariato orientale, illuminazione, argenti e altro ancora…

Quali sono le tue fonti principali di informazione per identificare e valutare gli oggetti antichi?

L. G.: Fondamentale è restare sempre aggiornati, partecipando alle fiere di settore e osservando i risultati delle vendite sul mercato. Restare sempre al corrente di nuove pubblicazioni e studi di approfondimento sui vari argomenti.

Come si attesta l’autenticità di un’opera d’arte o di un oggetto antico?

L. G.: Per autenticare oggetti e i dipinti antichi bisogna affidarsi ad un perito oppure agli esperti di riferimento del settore; per quanto riguarda invece le opere d’arte moderna, ci si deve rivolgere esclusivamente alle fondazioni o agli archivi di riferimento dell’artista.

Come funziona il processo di valutazione di un’opera d’arte o di un oggetto antico? Quali fattori influenzano il suo valore?

L. G.: La valutazione di un pezzo di antiquariato o di un’opera d’arte si basa su diversi aspetti: l’attribuzione ad un artista, la qualità dell’oggetto, lo stato di conservazione, l’uso di materiali più o meno pregiati, la provenienza, l’importanza storico-artistica, ma anche l’originalità, la rarità, la piacevolezza del soggetto, il gusto e la moda in relazione al mercato attuale.

Il restauro su un’opera antica incide sul suo valore?

L. G.: Dipende dall’entità e dalla qualità del restauro. Se le parti originali sono molto compromesse, il valore diminuisce, mentre se si tratta di piccoli ritocchi o interventi conservativi, il valore non cambia.

Quali sono le tecniche di conservazione che consiglia per mantenere al meglio gli oggetti antichi?

L. G.: Non ci sono tecniche particolari, ogni materiale ha la sua peculiarità e di conseguenza il luogo ideale per potersi mantenere. Ad esempio il mobile antico richiede un ambiente non troppo secco, perché il legno è un materiale vivo; un dipinto antico non dovrebbe essere esposto ad una luce diretta troppo forte.

Quali siano gli oggetti antichi più rari e pregiati che abbia mai avuto il piacere di gestire nel suo negozio di antiquariato?

L. G.: Nel corso della mia carriera come antiquario ho avuto la fortuna e il piacere di scoprire oggetti e dipinti rari e di grande importanza storico-artistica: tra questi, una bellissima console di Piffetti, tavolini e cassettoni di Giuseppe Maggiolini, una rara scrivania meccanica dei fratelli Falcini, una Sacra Famiglia di Bernardino Licinio, una Battaglia di Jacopo Tintoretto, una coppia di dipinti di Hackert e molti altri…

Come il mercato dell’antiquariato ha affrontato la pandemia COVID-19? Quali sono state le conseguenze sulla domanda e sull’offerta di oggetti antichi?

L. G.: Dopo la pandemia COVID-19 sicuramente il mercato dell’antiquariato ha subito un cambiamento soprattutto per quanto riguarda l’affluenza nelle fiere e mostre di settore, dove purtroppo abbiamo assistito ad una diminuzione del numero dei visitatori. Durante la pandemia però molti galleristi e antiquari hanno puntato maggiormente sulle vendite online, dove si sono potuti vedere dei risultati migliori.

Quali sono le principali tendenze attuali nel mercato dell’antiquariato? Cosa sta andando forte e cosa sta perdendo terreno?

L. G.: Purtroppo il mercato dell’antiquariato ha subito un calo negli ultimi anni, dovuto ad un cambio di gusto. Nell’arredamento si preferisce optare per mobili di design e opere d’arte moderna piuttosto che pezzi di antiquariato e dipinti antichi. Gli oggetti che rimangono ricercati sono quelli più preziosi, di grande importanza storico-artistica e più rari.

Quali sono le sfide che il settore dell’antiquariato deve affrontare nel XXI secolo? E i nuovi modelli di business che stanno emergendo per far fronte a queste sfide?

L. G.: La sfida principale è quella di coinvolgere una nuova generazione di acquirenti e collezionisti attraverso i social media e una nuova tipologia di eventi del settore, in modo tale da educare alla possibile contaminazione tra l’arredo antico e l’arredo moderno e al ritornare ad apprezzare gli stili del passato.



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