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Dal 26 marzo fino al 7 aprile 2021 il dipartimento di Argenti della Casa d’Aste Pandolfini torna con una vendita a tempo d’eccezione: una serie di proposte che si snoda lungo un arco di tempo che va del XVIII al XX secolo, declinato in differenti linguaggi stilistici in Italia come all’estero. Sotto i riflettori ci saranno sicuramente i lotti di oreficeria sacra, settore il cui collezionismo mostra sempre grande vitalità e fra questi manufatti segnaliamo sia la grande cartagloria del secolo XVII, opera di raffinata oreficeria, sia il grande ostensorio del XVIII secolo, anch’esso elegante frutto di sapienti mani.

Per un breve excursus su cosa troveremo tra i lotti dell’Asta argenti italiani e europei, partiamo proprio dall’estero con un tankard dal corpo cilindrico con presa a doppia voluta e coperchio a cupola con una “C” incisa realizzato a Londra nel 1788 dall’argentiere William Turton, che ha una stima di 1.000 – 1.500 euro.

Veniamo in continente per segnalare una pissid, probabilmente Germania a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo, che è in catalogo per la cifra di 1.500 – 2.000 euro. Realizzata in argento dorato e lamine d’argento a volute che dalla base lungo il fusto a nodo salgono al sottocoppa, arricchita da castoni con pietre colorate ha il coperchio realizzato in guisa di corona sormontata da una croce. Questa Pisside fa parte di un interessante nucleo di oreficeria sacra che comprende navicelle porta incenso, pissidi, ostensori e reliquiari anche di manifatture italiane dal XVIII al XIX secolo.

Ostensorio in argento XVIII secolo, base sagomata e sbalzata con volute, fusto con nodo piriforme, sottocoppa decorato da teste di putti. Stima euro 1.500 – 2.500

Quindi, per l’argenteria italiana oltra a quella sacra, va sottolineata la nutrita presenza in catalogo di manufatti romani; tra questi una bella lucerna dell’argentiere Roberto Tombesi, databile con ogni probabilità al 1815 e riconducibile al mondo ecclesiastico in virtù dello stemma cardinalizio che campeggia a rilievo sulla ventola, la cui richiesta è di 6.000 – 8.000 euro. Nella selezione di opere romane troviamo anche uno scaldino ovale del 1795 decorato in stile neoclassico con quattro sostegni a lesene scanalate e festoni che reggono medaglioni dai contorni perlinati che racchiudono profili classici, stimato 3.000 – 4.000 euro.

Scaldino in argento del 1795 ca., di forma ovale, quattro sostegni a lesegne scanalate. Stima euro 3.000 – 4.000

Per gli amanti della mise en place, invece, ci sarà l’imbarazzo della scelta per la proposta di servizi di posate, oliere, teiere e zuccheriere dagli inizi del XIX secolo fino ai giorni nostri.

Per il comunicato stampa ufficiale, vi rimandiamo al sito ufficiale di Pandolfini Casa d’Aste.

Immagine in anteprima
Lucerna in argento (1815 ca.), Roberto Tombesi
Asta Agenti italiani e europei Pandolfini Casa d’Aste


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