Andrea Paggiaro, in arte Tuono Pettinato, è stato un ottimo fumettista italiano, deceduto lo scorso giugno all’età di 44 anni dopo una lunga malattia. Questo articolo è pensato per ricordarlo, ma anche per provare a spiegare perché fosse unico.
Dal 14 giugno, gran parte del mondo del fumetto italiano permane in uno stato di sgomento e cordoglio, in seguito alla prematura morte di Andrea Paggiaro, in arte Tuono Pettinato, scomparso ad appena quarantacinque anni. Come è stato sottolineato da più voci, il sentimento di perdita collettiva è stato profondo e autentico, restituendo, per una volta, la visione di una comunità artistica nazionale unita in un ricordo condiviso.
Gli articoli, i post, i video in ricordo dell’artista pisano sono apparsi tutti sinceri e toccanti, a parte pochissimi sciocchi bastian contrari di professione, affrancandosi dalla retorica urtante di routine che ci affligge inesorabilmente in questi casi, perfettamente fotografata da un altro noto fumettista, Zerocalcare, in una sua striscia definitiva sul tema (Quando muore uno famoso).
I motivi di questa commovente ondata d’affetto, pervasa da un pudore sempre più raro nell’era dei social, appaiono come un tributo doveroso all’intelligenza dell’autore: se da un lato molti hanno celebrato la proverbiale, innegabile, gentilezza d’altri tempi di Tuono, facendone una sorta di tenerissima icona della bontà, altri (tra cui il sottoscritto) hanno sottolineato come la sua ironia fosse affilata, il suo sarcasmo spietato, il suo stile uno sberleffo continuo alla retorica e alle convenzioni del linguaggio.
In un certo senso, ci aveva educato per anni, con acume quasi profetico, ad affrontare nella maniera più corretta la notizia (purtroppo non sconvolgente per noi pochi che conoscevamo le sue condizioni di salute) della sua dipartita. Tuono era tutto il contrario del santino nerd che rischia di diventare, anzi la morte e l’odio sono stati tra i temi prediletti della sua produzione. Fu proprio lui a parlare di “maledizione della gentilezza” e a donarci un aforisma degno per nitore di un moralista francese: “La cortesia è la forma più raffinata di sadismo”.
Chi scrive ha avuto il privilegio di conoscere Andrea abbastanza da potersi definire un suo amico, ma in questa sede più che condividere aneddoti personali (come ho fatto sul numero di luglio di Linus o in un’intervista per Letture Metropolitane) vorrei parlare della sua importanza come autore di fumetti.

Come ha scritto sulla sua bacheca Facebook un amico, anzi un “Superamico”, di Tuono, un autore diversamente ma ugualmente geniale come Maicol&mirco: “Da giorni piango non Andrea, ma Tuono Pettinato…non solo oggi piango Andrea, ma anche Bastardi da Guerra (NdC: un’opera che Tuono non è riuscito a terminare). È come salutare Andrea Pazienza sapendo che Pompeo non è mai uscito e mai uscirà. Muore un amico e piango i suoi fumetti”.
Parliamo di un artista che è stato, giustamente, ricordato alla Camera dei Deputati in un intervento ad hoc dell’onorevole Sensi come «uno degli intellettuali più rilevanti di questa nostra stagione» e che lo stesso Ministro della Cultura Franceschini ha ricordato come “un autore brillante” e generoso (per il suo contributo al bel progetto Fumetti nei Musei).
L’articolo completo su L’Indiscreto, la rivista online di Galleria Pananti Casa d’Aste.
In anteprima
L’Odiario, Tuono Pettinato