Svelata la nuova creazione artistica di Saype, l’artista franco-svizzero che esplora l’intersezione tra Street Art e Land Art: questa volta ha realizzato la sua opera più elevata in termini di altitudine, posizionata sulle cime del Monte Bianco
Una nuova, monumentale opera dipinge ora le pendici del Monte Bianco, per trasmettere un potente messaggio ambientale. Si tratta di “Une Grande Dame” e porta la firma di Saype, l’artista franco-svizzero precursore del movimento che fonde la “Land art” e la “Street art”. Realizzato usando vernici totalmente naturali e biodegradabili – composte da carbone, gesso e proteine del latte –, il monumentale progetto di Land Art che sovrasta la stazione intermedia di Skyway Monte Bianco – il Pavillon, ritrae un’anziana signora e una bambina, mentre contemplano la vastità della montagna alpina.
“Saype ha deciso di dipingere un messaggio intergenerazionale, un passaggio di testimone, per la speranza di un futuro migliore. Una nonna con la nipote che contemplano il Monte Bianco, la maestosa montagna e la natura, indicandola. Come un ponte che collega due mondi, dove ogni entità fluisce al proprio ritmo”, viene spiegato in una comunicazione. L’opera temporanea, rimarrà infatti sui pascoli alpini per un periodo limitato, fino a quando la vegetazione non avrà preso il sopravvento, e potrà essere ammirata dalla cabina della funivia Skyway.
La fugacità dell’opera si contrappone all’indelebile messaggio che trasmette: il dovere di preservare la natura e di trasmettere i valori ambientali alle generazioni future, al fine di consegnare loro un mondo più sostenibile e consapevole. È proprio dall’amore per la montagna che nasce in questo artista di strada la necessità di impegnarsi nella protezione del patrimonio naturale del nostro pianeta. “Il Monte Bianco è un luogo iconico e simbolico”, ha dichiarato Saype, “un ambiente che si evolve rapidamente, ma al tempo stesso fragile, di cui abbiamo il dovere di prenderci cura. La sua grandezza ci ricorda quanto sia immensa la natura rispetto all’essere umano”.