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Gli editori hanno sempre cercato di attirare i potenziali lettori attraverso la creazione di copertine accattivanti. In Italia, sembra che il binomio tra il fotografo americano Gregory Crewdson e lo scrittore Joël Dicker sia una garanzia di successo, con molte delle loro collaborazioni che diventano dei veri best-seller mondiali 

Il mondo dell’editoria in Italia è un argomento che solleva spesso polemiche. Da un lato, ci sono coloro che sostengono che il settore sia vivo e in continua crescita, con un alto numero di pubblicazioni e una vasta scelta di titoli disponibili in libreria. Dall’altro lato, c’è chi afferma che l’editoria abbia subito una stagnazione delle vendite. Indipendentemente da quale sia la verità, è indubbio che il mondo dell’editoria italiano sia un settore altamente competitivo, in costante ricerca dell’attenzione del potenziale lettore, acquirente.

Uno dei successi degli ultimi anni nel mondo dell’editoria italiana è stato sicuramente il connubio tra le fotografie lynchiane di Gregory Crewdson e i romanzi di Joël Dicker, individuato dalla casa editrice Bompiani. La combinazione delle immagini di Crewdson, caratterizzate da un forte impatto emotivo, con i thriller di Dicker, noti per la loro trama intricata e avvincente, ha portato alla creazione di una serie di best-seller che hanno conquistato il pubblico italiano e internazionale, come La verità sul caso Harry Quebert, Il libro del Baltimore e Il caso Alaska Sanders.

Gli scatti di Gregory Crewdson sono intrisi di un’espressività cinematografica notevole, che vede figure umane bloccate in una fermezza innaturale, quasi fossero in attesa di un evento che possa sbloccarli, permettendogli così di uscire dalle situazioni paradossali in cui si trovano. Uomini e donne immortalati in luoghi anonimi in cui i riferimenti temporali sono totalmente eliminati, per creare dei momenti di sospensione in cui i rimandi ad un prima o ad un poi vengono totalmente lasciati alla mercé dello spettatore, che si ritrova a dover immaginare una storia, un contesto o un significato per l’immagine stessa. Tutti elementi, questi, capaci di creare un effetto onirico e surreale che sa sposarsi perfettamente con le narrazioni di Joël Dicker.

Gregory Crewdson, Red star express 2018-19. Ph. ©️ Gregory Crewdson,

I protagonisti delle storie di Joël Dicker sono infatti molto complessi, descritti in modo dettagliato e realistico, con sfumature psicologiche che ne fanno figure enigmatiche e sfaccettate. Esattamente come nelle fotografie di Crewdson, dove la capacità di evocare un’atmosfera inquietante e misteriosa, crea un’esperienza visiva e narrativa così coinvolgente, che lascia il fruitore con la sensazione di aver fatto un viaggio in un mondo sospeso tra la realtà e il sogno.

Gregory Crewdson, Untitled (Beer dream) 1998. Ph. ©️ Gregory Crewdson

Gli appassionati delle immagini surreali di Gregory Crewdson non potranno perdere l’occasione di dare un’occhiata al catalogo dell’asta di Fotografia del 16 marzo di Finarte casa d’aste, dove potranno trovare alcune delle opere più iconiche di uno dei più apprezzati fotografi contemporanei. Le immagini in vendita sono un’eccezionale collezione di capolavori della fotografia di oggi, che offrono una panoramica completa delle diverse correnti artistiche del XX secolo.



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