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Il prossimo 15 Maggio Farsettiarte torna con l’appuntamento dedicato alla pittura e alla scultura. Un’occasione da non perdere per i collezionisti e tutti coloro che sono appassionati dell’arte del XIX e XX secolo. A guidare il catalogo dell’asta dipinti e sculture del XIX e XX secolo, un nucleo di opere di Maestri Macchiaioli di straordinaria unicità, provenienti da due importanti collezioni private. Vediamo quali sono le proposte più interessanti!

Un “Quadro nel quadro”: Odoardo Borrani e Telemaco Signorini
Odoardo Borrani, “Una visita al mio studio: questo sorprendente esempio di pittura elegante, moderna e alla moda è in linea con le tendenze che si andavano sviluppando in Francia e in Inghilterra a partire dalla metà degli anni Cinquanta: un ideale di “Arte per l’Arte” che trovava la sua ragion d’essere nella bellezza del lusso e della moda. L’espediente del “quadro nel quadro” (in questo caso molteplici) e il grande cavalletto ingombro di stoffe e dipinti creano un labirinto ottico che circonda la protagonista, una novella Madame Bovary toscana.

“Una visita al mio studio”, Odoardo Borrani (1872). Stima euro 280.000- 350.000

Tra i numerosi dipinti che Borrani magistralmente cita nel suo studio è presente sul cavalletto l’importante tela di Telemaco Signorini Nei dintorni di Firenze, acquistata proprio da Borrani alla Promotrice Fiorentina del 1866. Opportunamente riuniti da un illuminato collezionista, Una visita al mio studio e Nei dintorni di Firenze possono oggi essere finalmente presentati fianco a fianco in questa vendita.

“Nei dintorni di Firenze”, Telemaco Signorini  (1965-1966). Stima euro 90.000 – 120.000

Telemaco Signorini, “Nei dintorni di Firenze” è un’opera appartenente alla produzione matura di Telemaco Signorini. Questo scorcio, che come abbiamo anticipato è appartenuto a Odoardo Borrani ed era presente nell’atelier del pittore raffigurato in Una visita al mio studio, è rappresentativo di uno dei temi più cari all’iconografia macchiaiola: la fuga prospettica di una via fiancheggiata da edifici o da un muro di recinzione, scandito da nette partiture di luce e ombra che definiscono plasticamente le forme. Lo spirito con cui Signorini lo interpreta, in un’atmosfera distesa e meditata, appare decisamente rivoluzionario, grazie all’uso di un inedito rigore ottico, cifra che diverrà distintiva di tutta la sua produzione successiva.

“Avanscoperta”, Giovanni Fattori (1870-75). Stima euro 160.000 – 220.000

Giovanni Fattori
L’artista livornese Giovanni Fattori, maestro indiscusso del gruppo dei Macchiaioli, è presente in asta da Farsettiarte con sei importanti lavori. Ne anticipiamo tre in particolare: “Avanscoperta”, una delle scene militari più suggestive dipinte dal pittore, in cui la figura umana ha assunto accenti di solitaria e antieroica monumentalità, è caratteristico per il taglio marcatamente orizzontale dell’inquadratura, che anticiperà l’effetto cinematografico della ripresa in campo lungo. Il carattere “classico” della composizione riprende l’essenzialità dei dipinti di paesaggio livornesi realizzati tra il 1875 e il 1885.

Nel piccolo capolavoro intitolato “La porta rossa” (Cortile rustico), riconducibile alla metà degli anni Sessanta e appartenuto al famoso critico Ugo Ojetti, emerge l’aspetto più intimista e poetico della produzione dell’artista livornese, sino ad allora noto principalmente come pittore di scene militari. L’uso sapiente del colore diventa l’elemento chiave capace di catalizzare l’attenzione dello spettatore, caricando la tela di una forza tellurica prorompente.

Silvestro Lega 
“Il Cofanetto Tommasi” rappresenta il più celebre dei tre portagioie dipinti da Silvestro Lega, eseguiti nel corso degli anni Ottanta. Fu donato dall’artista a Eleonora Tommasi Cecchini, sorella dei pittori Angiolo e Lodovico, che ne divenne in seguito il proprietario.

“L’Arno alla Casaccia”, Silvestro Lega – dal Cofanetto Tommasi (1884). Stima euro 75.000 – 110.000

I quattro lati che costituivano la scatola, confluiti fortunatamente nella stessa raccolta grazie alla sensibilità di un accorto collezionista, sono oggi riuniti in questa vendita. Questo nucleo di tavolette rappresenta una delle più importanti testimonianze del cosiddetto “periodo di Bellariva”, che vide l’artista soggiornare per alcuni anni in questa località fiorentina ospite della famiglia Tommasi. La villa La casaccia, dimora in cui il commerciante livornese Luigi Tommasi si trasferì con la famiglia nel 1881, divenne in breve la meta di letterati e artisti, tra cui Signorini, Fattori, Cecioni e anche Lega.

Leggi l’articolo completo sul sito di Farsettiarte.

Immagine in anteprima
Nei dintorni di Firenze, Telemaco Signorini (1866). Stima euro 90.000 – 120.000
Asta Dipinti e sculture del XIX e XX secolo, Farsettiarte Casa d’Aste 15 maggio 2021


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