La Tate Liverpool, una delle più importanti istituzioni museali del Regno Unito, ha recentemente adottato un approccio innovativo alla diffusione dell’arte e della cultura. Grazie al nuovo Mobile Museum, un piccolo museo ambulante, l’istituzione museale diventa “itinerante” e porterà i suoi capolavori nelle cittadine più periferiche della regione.
L’idea di musei itineranti sta diventando sempre più popolare in tutto il mondo, e ora anche l’Inghilterra sta sperimentando questo approccio innovativo alla diffusione dell’arte e della cultura. Il primo esperimento di questo genere è stato lanciato di recente dalla Tate Liverpool, che deciso di rompere i confini del museo tradizionale, portando le opere d’arte direttamente alle persone grazie al progetto itinerante Mobile Museum. Questa iniziativa permetterà a comunità remote e meno avvezze ai linguaggi artistici di vivere un’esperienza museale completa, partecipando alle dinamiche culturali del Paese nonostante la distanza dai grandi centri.
Il Mobile Museum viaggerà per dieci settimane, portando una selezione di capolavori della mostra Radical Landscapes in diverse cittadine della regione, tra cui Saint Helens, Knowsley, Sefton, Wirral e Halton. Tra gli artisti presenti ci saranno William Turner, John Constable, Henry Moore, Barbara Hepworth, John Nash e Jeremy Deller, insieme a opere di artisti contemporanei come Veronica Ryan.
Oltre alle visite guidate, l’iniziativa prevede anche workshop e momenti di incontro per coinvolgere attivamente la comunità, soprattutto i bambini delle scuole della regione, che avranno la possibilità di vivere un’esperienza educativa e stimolante. Questo progetto dimostra come l’arte e la cultura possano essere strumenti di inclusione sociale, abbattendo le barriere che separano le persone dalla bellezza dell’arte e della natura.