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Terzo appuntamento con Luca Martini alla scoperta dei luoghi più iconici per la produzione di vino e distillati. Oggi l’esperto di Dipartimento di Cambi Casa d’Aste ci porta a conoscere alcune incantevoli tenute che saranno presenti nell’asta Heritage. Vini e distillati da collezione del 16-17 settembre.

Tenuta Tignanello

La storia del Tignanello nasce nel 1971 grazie a Piero Antinori, il quale voleva creare un prodotto che fosse in grado di contrastare la brutta reputazione che il vino toscano si stava costruendo nel mondo. Dopo aver visitato molteplici nazioni e regioni vinicole, decise di produrre un vino nella zona del Chianti ottenuto esclusivamente da uve rosse e affinato in barriques francesi. In quegli anni infatti, il disciplinare stabiliva che era consentito anche l’utilizzo di uve a bacca bianca. Il vino così ottenuto fu chiamato Tignanello e riscontrò subito un enorme successo, soprattutto in America. Fu così che il Tignanello diventò il primo “Super Tuscan”.

Antinori, Tenuta Tignanello

La svolta nella storia di questo vino si ebbe nel 2013, quando Antinori cominciò ad utilizzare dei grandi tonneaux da 500 lt per l’affinamento al posto delle barriques. Attualmente il Tignanello è prodotto con l’80% di Sangiovese, 15% di Cabernet Sauvignon e il 5% di Cabernet Franc, ed è uno dei vini italiani più ricercati nel mondo.

Tenuta San Guido Sassicaia

La storia di questo celebre vino italiano inizia molti anni fa, quando il Marchese Mario Incisa della Rocchetta, tornato dalla Grande Guerra, si iscrisse alla facoltà agraria di Pisa. Amante dei vini francesi, il sogno di Mario era quello di realizzare un vino toscano che ricordasse le migliori bottiglie di Bordeaux. Nel 1930 Mario sposò Clarice della Gherardesca, la quale portò in dote la tenuta di San Guido. Nella Tenuta Mario impiantò alcune barbatelle di Cabernet Franc e di Cabernet Sauvignon acquistate da alcuni suoi amici duchi; il risultato che ottenne fu quello di un vino che migliorava con il passare degli anni.

Tenuta San Guido, Verticale di Sassicaia

Le prime bottiglie di Sassicaia riservate esclusivamente ad uso personale sono del 1944 ma solo nel 1968 fu commercializzata la prima annata. Il nome Sassicaia deriva dalla tipologia di terreno molto sassoso dove sorgono le vigne. Un’altra particolarità che rende questo vino uno tra i più costosi al mondo è anche il fatto che grazie alla sua storia, alla tipologia del terreno e alla qualità del prodotto, fu il primo vino ad ottenere una DOC riservata. Infatti, la denominazione Bolgheri Sassicaia spetta esclusivamente alla Tenuta San Guido.

Chateau d’Yquem

La storia di Chateau d’Yquem ebbe inizio durante la Rivoluzione Francese con la famiglia Sauvage, la quale costruì il castello e iniziò a costruire i primi appezzamenti. Nel 1785 Francoise de Sauvage d’Yquem sposò il conte Louis Amedee de Lur-Saluces, e i due fecero prosperare la tenuta; solo nel 1826 Francoise insieme al suo maggiordomo trasformò la tenuta in una vera e propria azienda, perfezionando il metodo di raccolta delle uve in più passaggi. Nel 1855 fu il primo vino ad ottenere il riconoscimento più alto, la classificazione in “Premier Cru Supérieur”.

Leggi l’articolo completo su Cambi Conversation, il blog ufficiale di Cambi Casa d’Aste.



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