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La casa d’aste di Via Montenapoleone 9 a Milano archivia con un successo l’appuntamento dedicato ai gioielli, orologi e luxury good del 30 novembre scorso con un totale di lotti venduti per 1.2ML di euro, 105% del valore del catalogo

Sono stati 310 i lotti presentati ad un pubblico di bidders composto da commercianti e privati, italiani e stranieri, in sala, o collegati via telefono e attraverso la app My Faraone, in occasione dell’asta Gioielli, orologi e Luxury Goods dello scorso 30 novembre. Un brillante risultato, nelle tre tornate, che porta all’aggiudicazione del 105% del valore del catalogo e ad archiviare il secondo dei due consueti appuntamenti annuali della casa d’aste meneghina con un venduto pari a 1.2 milioni di euro. Un ricavo, che sommato a quello del precedente appuntamento di maggio, segna un più 35% rispetto al risultato delle due aste in presenza del 2021.

Grandi emozioni nella prima tornata pomeridiana, con numerosi top lot aggiudicati a colpi di rilanci da brivido che confermano il ruolo da protagonisti dei diamanti di grande caratura a partire dal lotto 108, un diamante di 3,41 ct, valutato € 30.000 e aggiudicato per € 50.000 e il lotto 106, una coppia di spille zaffiri e diamanti, venduto a € 13.000 partendo dai € 5.000 della stima.

L’asta si vivacizza due lotti più tardi, con un anello solitario in oro bianco, con diamante rotondo taglio a brillante di 3,12 ct. (lotto 118), battuto per € 26.000 contro i € 18.000 della stima, mentre il lotto 141, una spilla in oro rosa 9 Kt con smeraldo ottagonale di 12,20 ct, conquista dopo una serie interminabile di rilanci un valore di vendita di € 12.000 contro gli appena € 1.500 di partenza.

Gemme preziose sempre ricercate per il lotto 148, un anello in platino con smeraldo colombiano Minor oil del peso di 3,60 ct, contornato da diamanti con un valore di € 12.000 è battuto al doppio, per € 24.000, mentre un girocollo a doppio filo di perle naturali d’acqua salata, il lotto 152, totalizza un € 27.000 contro le € 10.000 della stima.

Veri e propri duelli tra bidders via telefono e via app si instaurano ed entusiasmano il pubblico in sala, come il lotto 186, un bracciale rigido in oro giallo e bianco e diamanti, battuto a € 20.000 mentre la stima lo vede ad un valore esattamente della metà, per non parlare del lotto 195, un anello in platino firmato Sabbadini con diamante a cuscino di 8,45 ct, è aggiudicato per un valore di € 78.000 contro i € 50.000 della stima.

La cascata di Top Lot, che si sussegue con un ritmo quasi incessante, trova il suo apice in un ricercatissimo Open Bangle Chimere firmato Cartier in oro giallo 18 Kt (lotto 189), a testimoniare la sempre alta desiderabilità dei gioielli delle Maison più iconiche; del valore di € 8.000 che dopo una serie quasi interminabile di rilanci arriva al colpo di martello per il valore record di € 77.000,00 generando in sala una vera e propria standing ovation.

L’asta si conclude con una tornata dedicata ai Luxury Goods e con un altro successo, vista la vendita di 77 lotti su 110, dove i bidders si duellano per accaparrarsi in primis le borse Hermès e Chanel battute per valori decisamente esponenziali rispetto a quelli di partenza.

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