Com’è cambiato il mercato dei libri antichi negli ultimi anni? Quali sono i volumi e le edizioni più richieste e gli elementi che ne determinano il valore? Fabio Massimo Bertolo, Senior Specialist del dipartimento di Libri, Autografi e Stampe ci racconta il nuovo mercato del libro da collezione.
In un mercato solido e tradizionale quale quello del libro di pregio, qualcosa è cambiato negli ultimi anni a seguito dei mutamenti impressi dalla svolta digitale: la globalizzazione ha aperto nuovi orizzonti al collezionismo libraio, rendendolo mondiale. Ogni singolo lotto può ormai trovare la sua giusta collocazione “all over the world”.
Nuovi studi di storia del libro hanno ampliato le nostre conoscenze, sia delle edizioni antiche che di quelle moderne, il che vuol dire un deciso allargamento dei generi di opere collezionate: si è così riscoperto il valore di antichi testi di medicina, di ricette, di uso delle erbe medicinali; si sono riletti i remoti trattati di culinaria e gastronomia per carpire il valore delle antiche ricette; così come si sono reintepretati in chiave moderna i trattati di demonologia ed esoterismo, alla ricerca di recondite patologie psicologiche e si è riscoperto il valore fondativo dei trattati scientifici del Seicento, alla base della scienza moderna. Le nuove conoscenze hanno portato la riscoperta di antichi testi.

L’effetto internet ha decretato l’esistenza di un solo, grande mercato Internazionale, dove le nostre edizioni italiane dei secoli d’oro (1460-1660) sono ormai richieste e collezionate da appassionati di tutto il mondo. La nuova normativa in materia di esportazione, finalmente andata a regime, favorirà una sempre più ampia e capillare circolazione del libro italiano nel mondo.
I punti di pregio delle edizioni presenti nella Casa d’Aste milanese Finarte sono i seguenti:
- eleganza tipografica
- qualità filologica dei testi
- modernità delle edizioni
- rarità e forte richiesta del mercato

Dalle Aldine ai preziosi incunaboli, dalle edizioni scientifiche agli Atlanti, dagli Illustrati del Settecento alle prime edizioni dell’Otto e Novecento, dal Futurismo alle più recenti Avanguardie, non c’è edizione che non abbia un respiro internazionale: il libro italiano, declinato nelle sue varie forme, non può mancare in una collezione che si rispetti, italiana o straniera che sia.
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Divina Commedia, Dante Alighieri con commento di Christophoro Landino Fiorentino (1481). Venduto a € 62.500