Al centro della scena culturale toscana c’è nuovamente Torano, il piccolo borgo carrarese che ospita, fino al 13 agosto, un percorso fatto di arte, emozioni e sensazioni, sviluppato in ogni forma d’espressione e che ha come tema quest’anno il dialogo tra il sacro e il profano. Un’edizione a dir poco speciale perché, oltre ad essere organizzata in un momento storico come questo, Torano Notte e Giorno 2021 sarà un evento da ricordare anche per la nascita del Parco della Scultura Toranese con il lascito delle opere di Carlo Galli e Domenico Pellegrino.
Per tutta la durata di Torano Notte e Giorno i due artisti soggiorneranno nel piccolo borgo di cavatori, dove potranno confrontarsi con il marmo, lavorando a fianco di artigiani locali.
Carlo Galli sarà ospite dello studio di Alberto Gasparotti, mentre Domenico Pellegrino lavorerà direttamente nella cava di Calacatta Borghini.
Abbiamo scambiamo con Carlo Galli, noto urban artist della scena internazionale, qualche parola per approfondire il suo percorso artistico e sapere di più sul proprio contributo a Torano Notte e Giorno.
Artness: Il tuo impegno artistico con il territorio versiliese è di vecchia data, ricordiamo la tua prima installazione “Delimitations” viareggina nella spiaggia Lecciona, nel 2013, e il grande murales per il progetto di street art “Binario 10”, concepito nel 2019 insieme al Soroprimist International Club di Viareggio-Versilia per commemorare il tragico incidente ferroviario avvenuto a Viareggio la sera di 12 anni fa, e ancora, le installazioni psichedeliche all’interno delle vetrine di una storica banca di Piazza del Duomo a Pietrasanta. C’è un qualche fil rouge che lega la tua arte alla Versilia? Puoi considerarla una fonte ispiratrice per le tue opere?
Carlo Galli: Assolutamente sì. Il fil rouge è la nascita. Sono nato a Pietrasanta ed ho vissuto a Viareggio fino all’età di 30 anni. Oggi vivo a Milano. Ho studiato al Liceo Artistico di Lucca e successivamente all’Accademia delle Belle Arti di Carrara. Il mio background umano ed artistico deriva da questo territorio. È certamente fonte di ispirazione per me.
Artness: Tridimensionalità e illusioni ottiche sono il segno distintivo della tua cifra stilistica, come anche la scelta di un preciso materiale artistico per comunicare un messaggio forte e chiaro: vuoi parlarcene?
Carlo Galli: Molto volentieri. Già dalla prima installazione, “Delimitation” appunto, la ricerca del materiale è stata fondamentale perché riconduce ad un preciso concept che si relazionava con l’installazione. Il materiale, ripetuto in maniera modulare, ha dato come risultato un effetto optical che è stato inaspettato e che ho continuato a sperimentare.
Artness: Qual è il tuo rapporto con il marmo?
È un rapporto di interesse, curiosità e di sfida anche. Mi piace l’idea, in futuro, di realizzare delle opere monumentali con questo materiale. Questa residenza è importante perché mi ha dato la possibilità di avere rapporti diretti con gli artigiani del territorio con i quali è importante scambiare idee ed opinioni sulla fattibilità dei progetti. Sono stati grande fonte di ispirazione per me.
Artness: Qual è il contributo che hai voluto portare a Torano Notte e Giorno?
Carlo Galli: A Torano realizzerò, insieme allo scultore Alberto Gasparotti, che mi sta supportando in questo periodo di residenza, un disegno di una stella ad otto punte che si disegnerà nello spazio attraverso una serie di interventi colorati con lo spray. Sarà un’opera che rappresenta a livello iconografico il rapporto dell’uomo con la natura.
Carlo Galli, urban artist che parteciperà alle 23esima edizione di Torano Notte e Giorno