Un’incantevole dimostrazione dell’insuperabile maestria di Leonardo da Vinci nel disegno, il piccolo disegno di un avvincente realismo raffigurante una testa d’orso andrà all’asta da Christie’s l’8 luglio alle ore 17 ora locale. Il disegno è una delle poche opere su carta firmate Leonardo da Vinci ancora in mani private. Il piccolo disegno, per la precisione di soli 7cm x 7cm che indica anche l’atteggiamento di Leonardo nello studio della natura, già collegato ad altri tre disegni su piccola scala di animali che si trovano al British Museum – due studi di gatti e un cane.
L’opera è stata eseguita a punta d’argento su carta preparata, una particolare e difficile tecnica incisiva che probabilmente a Leonardo fu insegnata in gioventù dal suo maestro Andrea del Verrocchio, il principale artista fiorentino dell’epoca. Realistico e magistralmente eseguito con un unico strumento quale punta d’argento, Leonardo ottiene nella raffigurazione della testa di orso una grande luminosità, evocando il gioco di luci e ombre sulla folta pelliccia dell’animale.
L’orso raffigurato nel piccolo foglio di carta è tanto realistico da sembrare un animale vivente. Come mai la scelta di un orso? Probabilmente l’orso viene scelta da Leonardo grazie al fatto che, in Toscana, nella prima età moderna non era affatto difficile incontrare un orso allo stato brado, vista a grande abbondanza di questi animali nell’area. Sappiamo anche che, a partire dal Trecento, una piccola specie nota come l’orso pistoiese, era stato il simbolo araldico di Pistoia, non lontano dalla casa natale di Leonardo. Inoltre, gli orsi in varie pose erano spesso raffigurati nell’arte medievale e rinascimentale, sia in Toscana che nelle zone vicine.

Il disegno ha anche una storia illustre: “Testa di Orso” può essere fatta risalire a Sir Thomas Lawrence (1769-1830), il famoso pittore britannico la cui collezione di disegni di antichi maestri è considerata una delle più grandi mai raccolte.
Il disegno è stato presentato in importanti retrospettive dedicate a Leonardo da Vinci tra cui ricordiamo la mostra a Milano nel 1939 e a Londra nel 1952 e 2011- 2012. Incluso da Bernard Berenson nell’opera “I disegni dei pittori fiorentini”, dalla sua edizione del 1938 in poi, è stato analizzato e accuratamente discusso da tutti i maggiori studiosi di Leonardo, da Kenneth Clark (1937) a Martin Kemp (1989, 1991), Carlo Pedretti (1992) e, più recentemente, Carmen Bambach (2003, 2015, 2019).
“The Exceptional Sale” è dunque a tutti gli effetti, del tutto eccezionale, un evento per i collezionisti e gli amanti dell’opera di Leonardo: secondo le previsioni degli esperti del settore, il disegno potrebbe essere battuto ad un massimo di 12 milioni di sterline, circa 14 milioni di euro. L’opera intitolata ‘Testa di un orso’ è stata realizzata più di 500 anni fa e ha tutte le carte in regola per superare il record di 8,1 milioni di sterline pagato nel 2001 per un altro disegno firmato da Leonardo, ‘Cavallo e cavaliere’.
Infine ricordiamo in questa occasione che, nel 2017, il dipinto a olio su tavola ‘Salvator mundi’ attribuito a Leonardo da Vinci, è stato venduto a New York per un record di 450 milioni di dollari (circa 381 milioni di euro), il prezzo più alto mai raggiunto in asta da un’opera d’arte.
Immagini courtesy Christie’s