Inaugurato a Roma il progetto espositivo dedicato a Pier Paolo Pasolini, in occasione del suo 100esimo compleanno. La mostra intitolata “Pier Paolo Pasolini. TUTTO È SANTO” fa parte di un progetto dedicato al tema della corporeità e sarà fruibile al pubblico fino a febbraio 2023
In occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975), l’Azienda Speciale Palaexpo di Roma, le Gallerie Nazionali di Arte Antica e il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo celebrano Pier Paolo Pasolini, regista, scrittore e artista tra più amati del secolo scorso, con un progetto espositivo condiviso, articolato in tre mostre distinte dal titolo comune: “Pier Paolo Pasolini. TUTTO È SANTO”. Il titolo della mostra – curata da Michele Di Monte, Giulia Ferracci, Giuseppe Garrera, Flaminia Gennari Santori, Hou Hanru, Cesare Pietroiusti, Bartolomeo Pietromarchi, Clara Tosi Pamphili – è dichiaratamente ispirato alla frase pronunciata dal saggio Chirone nel film “Medea” del 1969, che evoca la sacralità del mondo del sottoproletariato.

Articolata in sette sezioni tematiche, la rassegna “Pier Paolo Pasolini. Tutto è santo” visitabile al Palazzo delle Esposizioni fino al 26 febbraio 2023, è dedicata al corpo poetico e riunisce oltre 700 pezzi tra scatti originali, prime edizioni di libri, giornali dell’epoca, riviste, dattiloscritti, filmati e oltre 250 abiti di scena, per proporre al grande pubblico una fotografia inedita del grande intellettuale italiano. Il leitmotiv dell’evento è restituire fisicità a oggetti che sembrano averla smarrita, ricollegandoli all’intera vicenda artistica di Pasolini.
Dal 28 ottobre al 12 febbraio 2023, invece, Palazzo Barberini, sede della Galleria Nazionale d’Arte Antica, ospiterà la parte della rassegna dedicata al corpo veggente, esplorando il ruolo determinante dell’ispirazione della tradizione artistica nel cinema e nell’immaginario figurativo pasoliniano, dai Primitivi al Barocco, dall’arcaismo ieratico dei pittori giotteschi al realismo di Caravaggio. Il percorso della mostra è concepito come una sorta di denuncia del potere di sopravvivenza delle immagini e della loro carica espressiva, capaci di resistere nel tempo in quanto testimoni del mistero sacro e allo stesso tempo mondano del nostro rapporto, con la realtà e con la storia.
Al MAXXI la chiave di lettura dell’opera pasoliniana è restituita, invece, attraverso le voci di 18 artisti contemporanei, chiamati qui a confrontarsi con uno dei nostri simboli culturali più importanti. L’appuntamento è per il 16 novembre e si protrarrà fino al 12 marzo 2023, per accogliere la riflessione sul corpo politico.