Fino al 4 dicembre quattordici opere di Gianfranco Meggiato di dimensioni monumentali saranno esposte a Pisa nella Piazza del Duomo e in piazza dei Cavalieri, oltre a trovare un proprio spazio all’interno della chiesa della Spina con undici opere di dimensioni più ridotte
Quattordici monumentali sculture di Gianfranco Meggiato renderanno ancora più bello il centro storico di Pisa, compresa Piazza dei Miracoli e Piazza dei Cavalieri, fino al 4 dicembre, dove tra tutte spicca in Piazza dei Miracoli, fra la Torre e il Battistero, l’opera “Lo Specchio dell’Assoluto”: una sorta di stargate verso un’altra dimensione che mette in relazione l’uomo con l’Universo. La mostra Gianfranco Meggiato. Il respiro della forma persegue all’interno della suggestiva Chiesa di Santa Maria della Spina, dove si possono ammirare undici sculture di medie dimensioni, che intendono approfondire la poetica dell’artista, da sempre sensibile verso i temi sociali come la lotta alle mafie, la cooperazione tra gli uomini, la violenza sulle donne.
La Rassegna, a cura di Riccardo Ferrucci e Alessandro Romanini, indaga dunque la fragilità umana, fisica e spirituale, oltre alla forza positiva che induce l’uomo alla resilienza; tutti concetti legati idealmente alla città toscana e al suo simbolo più celebre, la Torre di Pisa, emblema universale di resistenza che, con la sua apparente instabilità, rappresenta una metafora calzante della condizione umana. Quasi tutte le sculture di Meggiato possono essere ruotate dai visitatori, creando un movimento altalenante tra pieni e vuoti che l’artista veneto definisce “respiro delle opere”.
Il pubblico si trova così coinvolto in una relazione ravvicinata, quasi intima con le opere ed è invitato dall’artista a interrogarsi e ad andare oltre l’esteriorità, per analizzare se stessi e la propria sfera interiore.
Tra le altre opere che si possono incontrare passeggiando tra le strade del centro, in Piazza dei Cavalieri, dove ha sede la Scuola Normale di Pisa, si incontra “L’Uomo Quantico”, alto ben 5 metri, espressione di un “uomo nuovo” in viaggio verso il futuro; ogni singolo elemento della scultura è concepito indipendentemente e assemblato in modo da rievocare le ultime teorie della fisica quantistica. “San Paolo” a Ripa d’Arno Oltre evoca invece un angelo bianco che avvolge una sfera e invita a seguirlo per superare la materialità. E ancora, “Triade” in Via S. Maria, “Cubo con Cubo” in Piazza San Matteo, “Il Soffio della Vita” al chiostro dei Gesuati accanto alla Scuola Superiore di Sant’Anna, “Anima Latina” e “Doppio Totem” in Corso Italia, “Taurus” sul Lungarno Simonelli, “Sfera Sirio” e “Il Mio Pensiero Libero” in Piazza Terzanaia, “Sfera Antares” presso la chiesa di San Michele in Borgo e, infine, “Disco Tensione” in Piazza XX Settembre.
“Alla fine di tutto, – afferma Meggiato – ci resta solo la bellezza, il respiro di una forma che gira nello spazio, l’ardire di andare oltre il finito, il danzare nel buio, malgrado tutto, il sentirsi sempre solo all’inizio rispetto a quello che c’è da fare, il continuare comunque a fare arte e a raccontare storie… lasciare a ognuno la propria personalissima risposta…” e prosegue “nelle mie opere il vuoto è importante quanto il pieno e anche di più, infatti nel non tangibile risiedono i valori importanti della vita, i sentimenti, la fede, i sogni, gli ideali non si possono vedere o toccare fisicamente, ma solo vivere”.
La mostra offre l’occasione per visitare il Centro storico di Pisa in una veste nuova, diversa, alla scoperta dell’arte di Gianfranco Meggiato, attraverso i QR code posizionati accanto alle opere che rimandano a una mappa virtuale che indica la posizione esatta delle opere e ne spiega il significato.
La mostra è promossa dal Comune di Pisa, con il patrocino della Regione Toscana, è organizzata dall’associazione culturale C.R.A. (Centro Raccolta Arte), in collaborazione con Casa d’Arte San Lorenzo.