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Banksy torna ancora a far parlare di sé e a far riflettere sul circuito dell’arte che se ne nutre. Dopo la clamorosa performance dello scorso 2018, che ha visto “Girl With Balloon” autodistruggersi di fronte agli occhi increduli del pubblico in sala – subito dopo essere stata battuta all’asta per 1 milione di sterline -, l’iconica opera di Banksy sarà messa di nuovo all’asta da Sotheby’s, e questa volta non sembra riservare nessuna sorpresa. Anche se “mai dire mai”, da Banksy ci si può aspettare davvero di tutto.

La tela con la bambina con il palloncino rosso a forma di cuore, rientrerà il prossimo 14 ottobre nelle sale di Bond Street a Londra con una veste nuova e un prezzo di partenza dalle cinque alle sei volte superiore.

Quid dell’intervento della Primula Rossa della Graffiti Art che lasciò il mondo intero a bocca aperta? Un pomeriggio di tre anni fa il celebre street writer inglese aveva messo in moto un’autentica dimostrazione della sua insofferenza nei confronti della mercificazione dell’arte, provocando l’autodistruzione del suo famosissimo quadro, una volta conclusa l’asta.

“Siamo appena stati Banksyzzati”, aveva esordito Alex Branczik, capo del dipartimento Arte moderna e contemporanea di Sotheby’s Londra immediatamente dopo l’accaduto. L’artista aveva poi pubblicato un video sui suoi canali social come rivendicazione del gesto.

Dopo l’ultimo colpo di martello che aggiudicava “Girl With Balloon” per un milione di sterline ad una collezionista anonima, la tela si è sfilata dalla cornice dorata finendo triturata a brandelli, o meglio, in minuscole striscioline, in un meccanismo nascosto nella cornice.

Il video che svela come è stata distrutta l’opera di Banksy da 1 milione di dollari, battuta da Sotheby’s nel 2018

“Prendendo il mondo di sorpresa, questo inatteso pezzo di performance art entrò immediatamente nei manuali di storia dell’arte: per la prima volta una nuova opera era stata creata nel corso di un’asta”, ha dichiarato la casa d’aste londinese annunciando l’asta del 14 ottobre. I giorni successivi all’asta, il quadro semidistrutto aveva ottenuto un nuovo certificato di autenticazione da parte di Pest Control – il registro ufficiale delle opere dell’anonimo artista di Bristol -, e un nuovo nome: “Love is in the Bin” (L’amore è nel Cestino).

Secondo quanto riportato da Sotheby’s, “Love is in the Bin” può essere considerato l’erede di una tradizione di arte anti-establishment iniziata con il movimento Dadaista e portata avanti da Marcel Duchamp e da Robert Rauschenberg – che cancellò un disegno a matita realizzato da Willem de Kooning e lo re-intitolò “Erased de Kooning Drawing”, proseguita fino ad Ai Weiwei quando distrusse un vecchio vaso di 2000 anni fa appartenente alla dinastia Han, fotografandosi nell’atto di farlo.

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Banksy, “Girl with ballon” distrutta durante l’asta di Arte Contemporanea di Sotheby’s nel 2018


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