La mostra ospita 180 opere provenienti dal Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, noto per la sua preziosa collezione di opere d’arte surrealista.
Il surrealismo è arrivato al Mudec, con 180 opere provenienti dal Museo Boijmans Van Beuningen per indagare il rapporto tra surrealismo e culture native. Realizzata in collaborazione con il museo olandese, l’esposizione racconta l’essenza della poetica surrealista e la sua nuova “visione” del mondo e della realtà, grazie a dipinti, sculture, disegni e diversi documenti degli autori che hanno fatto grande l’arte surrealista, come Salvador Dalí, Max Ernst, René Magritte e Man Ray.
La selezione di capolavori in mostra racconta al pubblico quelle che furono le premesse motivazionali dei surrealisti: utilizzando oggetti trovati, tecniche automatiche o pratiche simili a giochi, gli artisti tentarono di escludere la sfera della razionalità, nella speranza di creare uno shock poetico che avrebbe cambiato il mondo.
La mostra, divisa in sei sezioni, presenta la visione e la poliedricità delle manifestazioni surrealiste nei più diversi ambiti artistici, dai dipinti alle opere su carta, dalle pubblicazioni e oggetti fino alla scultura… l’atteggiamento surrealista pervade le sale, una dopo l’altra, in un percorso tematico a 360 gradi.
Ogni sezione è introdotta da una scultura chiave o un oggetto iconico, che parla al visitatore evocando il tema della sezione, e da una citazione, che ricorda al pubblico come il surrealismo fu prima di tutto anche manifesto filosofico, pensiero poetico, sguardo e incanto su una realtà ‘altra’.
L’esposizione sarà disponibile fino al 30.7.23. La curatela della mostra è affidata alla storica dell’arte Els Hoek, curatrice del museo, con la collaborazione di Alessandro Nigro.