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Il valore di un vetro di Murano è al pari di quello di un gioiello o di un dipinto: queste opere d’arte decorativa raccontano un pezzo di storia della grande produzione artigianale italiana, ecco perché vale la pena tenere sempre d’occhio le quotazioni di mercato.

Il 2020 è stato un anno davvero particolare: tutti abbiamo vissuto a stretto contatto con l’ambiente domestico delle nostre case e questo ha certamente contribuito ad accrescere la consapevolezza dell’importanza di ciò che ci circonda. Il Vetro, un materiale così affascinante da risultare quasi magico, abbellisce e arricchisce il nostro arredamento, ci riporta alla bellezza del dettaglio e alla riscoperta del continuo cambiamento. Perché il vetro riflette, si modifica e modifica ciò che ci sta intorno.

I vetri sono ormai diventati un oggetto del desiderio per chi ama decorare la propria casa: particolarmente apprezzati dai collezionisti internazionali amanti dell’alto artigianato italiano, il mercato registra un trend positivo in particolare in Europa (con la Francia e i Paesi Scandinavi in testa) e negli Stati Uniti. Oggi amatissimi da designer, celebrità e collezionisti, gli eleganti e colorati vasi e oggetti in vetro di Murano permettono di giocare con i contrasti di toni e forme in diverse tipologie di ambienti, aggiungendo un tocco di bellezza e stile ad un appartamento moderno, un interno classico o anche a quei contesti più eclettici o ricercati.

Lampadario a sospensione in vetro di Murano, Flavio Poli (1960). Venduto nel luglio 2020 da Finarte Casa d’Aste per euro 3.330

L’eleganza del vetro di Murano assume una serie di forme diverse: vasi, lampadari, arte della tavola, figure, accessori e molto altro ancora, il tutto ideato dalle menti creative di alcuni dei designer più importanti della storia italiana e sapientemente modellati dagli artigiani dell’isola di Murano. La maestria di ogni esemplare rende questi oggetti dei veri e propri pezzi d’arte: il valore di un vetro di Murano è al pari di quello di un gioiello o di un dipinto e queste opere artistiche vengono spesso conservate nelle collezioni di famiglia e tramandate attraverso le generazioni. Gli appassionati di arte vetraria conoscono bene il pregio di un singolo esemplare, che è il frutto di un lungo processo artigianale ma soprattutto di un know-how unico e inimitabile della produzione italiana.

Una particolarità dei vetri di Murano, che li differenzia da altri settori del collezionismo, è quella della maggior valorizzazione delle creazioni del Novecento rispetto a quelle più antiche, anche grazie alle preziose collaborazioni di alcuni dei grandi nomi del secolo d’oro del design italiano con le più importanti fornaci muranesi, come Flavio Poli per Seguso, Gio Ponti e Fulvio Bianconi per Venini o Dino Martens per Aureliano Toso.

Il concetto di vetro come oggetto da collezione (e da investimento) nasce negli anni Ottanta, grazie anche ad alcune importanti figure dell’arte contemporanea: Bruno Bischofberger, celebre gallerista di Zurigo che portò in Europa Andy Warhol e Jean-Michel Basquiat, nonché grande sostenitore dell’avanguardia italiana, è tutt’oggi un grande appassionato di vetri del Novecento.

Leggi l’articolo completo su Finarte Casa d’Aste.

Immagine in evidenza
Vaso in vetro di Murano serie Dame, Paolo Venini (1953-1954)
Venduto all’asta da Finarte Casa d’Aste nel dicembre 2020 per euro 4.350


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