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I jeans più cari di sempre sono stati ritrovati in un baule in fondo al mare al largo della costa della Carolina del Nord. Hanno oltre 150 anni e, secondo la Holabird Western Americana Collections, valgono una vera fortuna: 114mila dollari

È il caso di dirlo: a volte i vecchi bauli possono nascondere dei veri e propri tesori. Come nel curioso caso del baule rinvenuto nelle acque del Nord Carolina, a seguito di un importante naufragio causato da un uragano nel 1857, che colpì la nave SS Central America provocando la morte di 425 passeggeri. Tra calze, camicie da notte e libri tascabili, tutti conservati in ottimo stato grazie all’assenza di ossigeno all’interno del forziere, mai nessuno poteva immaginarsi che all’interno di quello stesso, insignificante contenitore, si potesse celare il più antico modello di jeans al mondo – e soprattutto che potesse valere una fortuna!

A stabilirlo è un’asta esitata lo scorso 3 dicembre dalla Holabird Western Americana Collections di Reno, nel Nevada, che ha attribuito a quegli stessi pantaloni da lavoro un prezzo davvero folle: 114mila dollari (circa 107mila euro). Non sono proprio freschi di bucato, ma per il resto non gli manca nulla; hanno persino i cinque bottoni di ordinanza, e sembrano essersi conservati bene nel tempo, nonostante quasi due secoli trascorsi negli abissi. I jeans più antichi conosciuti, e da oggi anche i più costosi, sarebbero appartenuti a John Dement, veterano della guerra messicano-americana dell’Oregon, e potrebbero essere degli antenati dei famosissimi Levi Strauss.

 

I jeans venduti all’asta dalla Holabird Western Americana Collections per 114 mila dollari. Ph. Holabird

Come ha ricordato la Holabird Western Americana Collections, la Levi Strauss – ritenuta universalmente la creatrice dell’icona – sarebbe infatti nata soltanto 16 anni dopo il naufragio (nel 1873): quei pantaloni rinvenuti negli abissi nel 1991, privi di etichetta, sono “di dimensioni e stile fabbricati quasi identici” a quelli che prenderanno la luce pochi anni dopo. Come riporta il New York Times, in quel periodo Strauss era un importante venditore di merci secche durante la corsa all’oro e avrebbe perduto un carico prezioso nel naufragio della nave americana.

Ad oggi non è stato ancora reso palese il nome dell’acquirente che si è aggiudicato i pantaloni per la cifra record durante l’asta organizzata dalla Holabird Western Americana Collections – dove, per l’occasione, sono stati mostrati anche altri 270 oggetti recuperati dalla nave che viaggiava da Panama a New York.

C’è chi si è dimostrato scettico, c’è chi mette in dubbio che si tratti di un originale del marchio Levi’s o un modello anticipatore. “I pantaloni non sono Levi’s né credo che siano pantaloni da lavoro da minatore”, ha tenuto a precisare in una mail all’Associated Press Tracey Panek, storica e direttrice dell’archivio Levis’. “E non c’è alcuna indicazione che esistano vecchi pantaloni da lavoro risalenti all’era della corsa all’oro”, ha concluso. La verità è destinata a rimanere un’incognita, ciò che invece è certo è che un misterioso acquirente si è dimostrato disposto ad aggiudicarsi all’asta dei pantaloni “naufragati” per ben la cifra straordinaria di 114mila dollari.



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