Dopo l’inaugurazione del nuovo anno con l’asta Gioielli prêt-à-porter, svolta lo scorso 9 febbraio a Milano, la Casa d’Aste Finarte torna a far parlare di sé con un’asta interamente dedicata ad opere d’arte antica, tra le quali spicca una selezione di affreschi dell’Ottocento provenienti da un’importante dimora privata. In programma tra martedì 23 e mercoledì 24 febbraio, l’asta Incanti d’Arte include oltre 300 lotti suddivisi in due tornate d’asta, tra questi una serie di affreschi provenienti dallo storico Palazzo Bolognetti-Torlonia di Roma, realizzati da artisti del calibro di Filippo Bigioli, Francesco Coghetti e Nicola Consoni.
“Si tratta dell’occasione perfetta per trovare quell’oggetto particolare che cercavate da tempo per arredare o per decorare la vostra abitazione, che sia un’opera d’arte, un complemento d’arredo antico o un pezzo di design vintage – sottolineano dalla Casa d’Aste di Milano – . Sarà un’asta per tutti i gusti e per tutte le tasche”.

Palazzo Bolognetti-Torlonia era uno dei luoghi più vivaci della Roma dell’Ottocento, luogo di feste sfarzose e di banchetti fin dall’acquisizione da parte di Giovanni Raimondo Torlonia, nel 1807. Situato in Piazza Venezia, sotto la nobile famiglia divenne presto scrigno di prestigiose opere d’arte (come l’“Ercole e Lica” di Canova, oggi conservato alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma) e di decorazioni eseguite dai migliori artisti dell’epoca.
Stendhal, in una sua breve visita nella capitale, nel suo “Promenades dans Rome” del 1829 scrisse a proposito di Palazzo Torlonia: “I balli del Principe Torlonia in Roma sono superiori a quelli che dava Napoleone I. […] I quattro lati del cortile del suo palazzo sono occupati da magnifiche gallerie che comunicano con più saloni vastissimi nei quali si balla. I migliori pittori viventi, come Palagi, Camuccini, Landi, li hanno dipinti. […] Le feste dei Torlonia sono più belle di tutte quelle dei sovrani d’Europa.”

Agli artisti riportati da Stendhal nei suoi scritti, sono da aggiungere anche Bartolomeo Pinelli e Bertel Thorvaldsen. I loro affreschi furono in parte distrutti insieme a Palazzo Torlonia, a seguito dell’intervento di revisione urbanistica che investì Piazza Venezia nel 1903, per la realizzazione del Vittoriano. Molte decorazioni andarono perdute, quelle che sopravvissero alla demolizione vennero disperse o lasciate agli eredi.
La selezione di affreschi staccati da Palazzo Torlonia e sopravvissuti alla distruzione del primo Novecento proposti da Finarte nell’asta Incanti d’Arte il prossimo 23 febbraio, rappresenta, dunque, un evento eccezionale.
Gli affreschi di Palazzo Torlonia in asta entrarono, nei primi del Novecento, a far parte della collezione privata della contessa Amalia Canonica – cara amica di Laetitia di Savoia Bonaparte, duchessa di Aosta -, insieme ad altri arredi e dipinti, tra cui quelli realizzati da Paolo Gaidano. Il pittore piemontese dipinse per la contessa anche una serie di affreschi per il santuario del Sacro Cuore a Bussana, dei quali verranno proposti in asta alcuni cartoni.

Alle opere originarie, sono state aggiunte, ove necessario, tele e cornici da parte degli acquirenti che gli sono succeduti, per trasformarle in autentici quadri e dipinti murali. L’asta Incanti d’Arte di Finarte si viene così a configurare, grazie alla collezione Canonica, come testimonianza di questa ideale continuità di gusto e amore del bello, di vicende private e Storia, tradizione sabauda e romana.

Catalogo asta Incanti d’Arte e Opere da un’importante collezione privata romana
Martedì 23 e mercoledì 24 febbraio 2021
I tornata
Incanti d’Arte e Opere da un’importante collezione privata romana
martedì 23 febbraio
ore 15
lotti 1 – 158
II tornata
Incanti d’Arte e Arte Orientale
mercoledì 24 febbraio
ore 15
lotti 159 – 332
Mercurio trasporta Psiche sull’Olimpo, Francesco Coghetti. Stima euro 5.000 – 8.000
Courtesy of Finarte
1802-1875, affresco riportato su tela
Lotto 12, asta Incanti d’Arte Finarte Casa d’Aste