Il nuovo marketplace di Christie’s farà il suo debutto sul mercato con una collezione dedicata all’artista digitale Diana Sinclair, nominata da Fortune tra le 50 persone più influenti nel mondo degli NFT
Christie’s apre ufficialmente le porte al mercato NFT e alle aste on chain, con una collezione dedicata alla digital artist Diana Sinclair. Si tratta di una svolta importante per il mondo dell’arte, orientato sempre più sull’universo blockchain e sui suoi campi di applicazione. Sviluppata insieme a Web3 Manifold, Chainalysis e Spatial, Christie’s 3.0 – questo il nome della piattaforma -, consentirà di effettuare vendite di opere NFT passando interamente dalla blockchain di Ethereum, snellendo così l’intero processo di vendita.

Oltre a fornire un controllo più accurato del comparto crypto, questo marketplace è stato concepito per assolvere ad alcune delle esigenze fondamentali del mercato, incorporando strumenti di antiriciclaggio e di tassazione, rendendo la casa d’aste britannica la prima nel suo genere. “Incorporando gli strumenti normativi, come l’antiriciclaggio e l’imposta sulle vendite, abbiamo costruito una soluzione inclusiva in cui sia i collezionisti esperti che i nuovi collezionisti di NFT possono sentirsi sicuri nelle transazioni con Christie’s 3.0” ha dichiarato Nicole Sales Giles, direttrice delle aste d’arte digitale di Christie’s.

Christie’s 3.0 farà il suo debutto ufficiale sul mercato il 28 settembre, con un’asta di nove NFT di Diana Sinclair, giovanissima artista con una solida reputazione per quanto riguarda il digital. Le offerte per le opere NFT dell’artista digitale saranno aperte fino all’11 ottobre, con stime di prezzo che si attestano tra i 5.000 e gli 11.000 dollari. Ciascuna delle opere presenti nel catalogo dell’asta Diana Sinclair: Phases è stata realizzata appositamente con l’obiettivo di convertire una vendita.
We recognize and bring young emerging artists to an international and digitally savvy market. Christie’s 3.0 deepens our ability to connect clients to the best of the NFT market now via a sophisticated and secure blockchain-native platform for sales. (3/4)
— Christie's (@ChristiesInc) September 27, 2022
La casa d’aste più famosa al mondo non è certo nuova ai meccanismi della tecnologia NFT: già nel marzo 2021 Christie’s aveva iniziato a sondare il mercato dell’arte digitale, mettendo all’asta l’opera d’arte di Mike Winklemann, in arte Beeple, “Everydays: The First 5,000 Days”, vendendola per oltre 96 milioni di dollari. Al di là delle conseguenze postume, in qualche modo prevedibili considerando il blasone dei battitori più importanti al mondo, la notizia aveva fatto scalpore poiché rappresentava un risultato senza precedenti, sebbene non si trattasse del primo caso di vendita NFT.
Il primo sodalizio assoluto tra criptovalute e mondo dell’arte è, infatti, precedente al 2021, ma il peso specifico di Christie’s in quell’occasione fu tale da aprire la strada a un cambiamento radicale nella mentalità e nei comportamenti degli artisti e dei collezionisti, che si è poi protratto nel tempo.