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Da Cambi il 14 novembre torna il consueto appuntamento con i Vini pregiati e da collezione. Sotto il martelletto di Italia e di Francia, tra grandi nomi e importanti annate, Château Rayas e Domaine Bizot sono in testa

Di questi tempi aggiudicarsi in un’asta Vini Pregiati e da Collezione come uno Château Rayas di un’ottima annata come il 2009 di denominazione Châteauneuf-du-Pape, è un modo per possedere una sorta di “opera d’arte” unica ed interessante, a portata di click. E con Cambi – la casa d’aste genovese divenuta un punto di riferimento per gli appassionati del settore vinicolo – si rinnova l’appuntamento autunnale con il pubblico italiano lunedì 14 novembre 2022, a partire dalle ore 10, presso la sede milanese della maison in Via San Marco 22.

Capitanata da Luca Martini – massimo esperto del settore vinicolo, eletto migliore sommelier al mondo nel 2013 -, la vendita verrà come di consueto battuta al di fuori dei confini italiani con acquirenti che partecipano da tutto il globo via web, con offerte telefoniche o scritte.  Da Cambi saranno presenti sia bottiglie rare, selezionate per gli estimatori di vino di annate importanti, sia vini pregiati, a prezzi più abbordabili per chi desidera dare inizio ad una collezione che tramite i canali di vendita tradizionali sarebbero altrimenti inavvicinabili.

L’asta si svolgerà in presenza due tornate, la prima alle ore 10, la seconda avrà invece inizio nel pomeriggio del 14 novembre dalle ore 14, mentre i lotti, ben 41, saranno visionabili su appuntamento presso la sede della casa d’aste.

Nel catalogo selezionato dal capo di Dipartimento Luca Martini spicca una rara bottiglia di Château Rayas 2009, lo Chateauneuf du Pape (lotto 381) uno dei vini più famosi che negli ultimi due anni ha raggiunto quotazioni da capogiro, qui presentato con una stima compresa tra i 1.2000 e 2.400 € e due esemplari di Domaine Jean Yves Bizot, il Marsannay Clos du Roy 2015 e Vosne Romanee Elise Fermouche entrambi del 2009, stimati tra i 2.000 e i 7.000 €.

Domaine Jean Yves Bizot, Vosne Romanee Premier Cru Elise Fermouche. Lotto 385, stima € 3.500 – 7.000

In asta, si fanno notare anche le due bottiglie di Chapelle Chambertin 2014 e 2015 di Cecile Tremblay (rispettivamente i lotti 390 e 391), talentuosa produttrice della Borgogna, proposte in questa vendita per 1.300 e i 3.000 € e una pregiata bottiglia di La Tache del Domaine de la Romanée-Conti del 1990, la cui stima si aggira sui 5.000 e 10.000 €. Si tratta di una delle etichette più ambite e ricercate al mondo: si pensi che la Romanée-Conti produce solo 500 casse (6.000-8.000 bottiglie) ogni anno, vendendo ogni singolo esemplare per oltre 10.000 euro a bottiglia.

Non servono presentazioni per il Domaine d’Auvenay, il “minore” della famiglia Leroy: anche qui due lotti di Bourgogne Aligotè Sous Chatelet 2010 e Auxey-Duresses Blanc 2004 (394 e 395), che secondo gli esperti, sono considerati i migliori vini bianchi della Borgogna.

Comm. G.B. Burlotto, Barolo Monvigliero 2006. Lotto 151, stima € 2.000 – 3.000

Nella vasta proposta di cantine italiane, non possono mancare il Barolo, il Giulio Ferrari e il Brunello di Montalcino. Presenti anche due casse di vini Chateau Pauillac del 1974 (lotto 354) e una di Chateau Graves (lotto 356).

Winter Wine Auction
14 novembre 2022
Milano, Via San Marco 22
Prima tornata ore 10 | Lotti 1-119
Seconda tornata ore 14 | Lotti 120-415

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