Eloquentemente intitolata The Essence of a Painting. An Olfactory Exhibition, ovvero L’Essenza di un Dipinto. Una Mostra Olfattiva, la mostra aperta fino al 3 luglio 2022 al Museo del Prado di Madrid offre, in chiave multisensoriale, la possibilità di godere di uno dei capolavori del Barocco fiammingo in un modo mai provato prima. Il fulcro della mostra è l’opera “Il Senso dell’Olfatto” frutto di una straordinaria collaborazione tra Jan Brueghel il Vecchio e Pieter Paul Rubens il 1617-18, in cui vengono ritratti Venere e Cupido mentre si rilassano in un giardino paradisiaco, straripante di fiori e piante.

La scena è ricca di dettagli, non solo piante e fiori, ma anche animali che rimandano allo stesso senso dell’olfatto: il zibetto, un segugio e non mancano gli oggetti legati al mondo della profumeria e delle fragranze come contenitori profumati, guanti in pelle, un brucia-profumi, un braciere e alcuni recipienti per la distillazione delle essenze.
L’opera Il Senso dell’Olfatto fa parte della serie I Cinque Sensi dipinta a quattro mani da Rubens e Brueghel, in cui vengono rappresentate cinque allegorie dedicate alla vista, all’udito, all’olfatto, al gusto e al tatto. La collaborazione tra i due pittori già affermati dà vita a ben 24 tele, fatto piuttosto raro nella storia dell’arte. Se Jan Brueghel, figlio di Pieter Brueghel il Vecchio, è tra i primi pittori specializzati nella pittura floreale, Rubens è l’artista dei corpi espressivi e carnali.
Nella grande tavola dedicata all’olfatto, le fragranze si mescolano e danno vita a un’atmosfera inebriante, che entusiasma la vista. Grazie alla resa delle piante e dei fiori realizzata con grande precisione, gli elementi botanici sembrano reali; lo pensò quasi 400 anni fa anche il cardinale Federico Borromeo quando vide per la prima volta Il Senso dell’Olfatto. Il cardinale rimase talmente ammaliato da scrivere a Brueghel, dicendo di riuscire persino a sentire il profumo dei fiori ritratti nella sua opera.
Lo scopo dell’innovativa e singolare mostra proposta dal Prado nella Sala 83 del Palazzo Villanueva è quello di attirare l’attenzione sulla pittura fiamminga e, in particolare, su alcune opere meno note realizzate dai pittori fiamminghi e che fanno parte della collezione permanente. Alejando Vergara, curatore della pittura fiamminga del Museo Nacional del Prado e Gregorio Sola, profumiere senior di Puig e professore all’Accademia dei Profumi di Madrid, hanno sapientemente ricreato dieci fragranze associate ad alcune delle 80 piante e fiori presenti nel dipinto. Sola spiega come nella mostra, per diffondere le fragranze, viene usata la tecnica AirParfum, sviluppata da Puig in modo esclusivo per la mostra, che permette di sentire fino a 100 fragranze diverse senza saturare l’olfatto, rispettando dunque l’identità di ognuna di loro e le loro singolari sfumature. Narcisi, rosa, fiori d’arancio, gelsomino, fico, ma anche nardo, fragranza ottenuta dalla lavanda inebriano i sensi e riescono a far vivere un’esperienza del tutto unica.
Infine una curiosità, la tecnologia AirParfum riproduce anche lo zibetto, sostanza dall’odore pungente e acuto prodotta dalle ghiandole del piccolo mammifero che porta lo stesso nome e che nel passato veniva usata come fissante di altre fragranze, per permettere loro di permanere più a lungo sulla pelle.
Jan Brueghel il Vecchio e Pieter Paul Rubens, L’Olfatto. Ph. Courtesy Museo del Prado