Un team di creator ed esperti digitali ha avviato un progetto teso a rianimare il mondo del collezionismo. Alla base di questa impresa c’è la rivisitazione artistica di un cimelio dal grande valore, ovvero il primo francobollo prodotto al mondo
A creare la versione digitale del primo francobollo della storia è il BlabarLAB, attraverso il progetto CryptoPennyBlack. L’idea nasce dalla volontà di ridare vita a un pezzo di storia, modernizzandone l’aspetto, prima in bianco e nero, e generandone dodici diverse tipologie, caratterizzate da colori accesi e accattivanti. Il risultato? Un ibrido tra passato e presente, filatelia e arte digitale. Lo scopo del PennyBlack Team è quello di spostare il focus dalla rarità assoluta del singolo Nft alla passione verso il collezionismo digitale, come avveniva materialmente con i francobolli cartacei.

Il progetto creativo, dunque, ha portato alla realizzazione digitale dello storico First Postage Stamp, l’iconico Penny Black del 1840, pioniere della rivoluzione postale. I Crypto Penny in questione sono ben 3224 e ognuno di questi è stato realizzato interamente a mano, riprendendo fedelmente le caratteristiche dell’originale: tutti recano delle lettere che ne indicano la relativa posizione all’interno della lastra digitale in cui sono posizionati, e questa è suddivisa in 12 colonne e 10 righe, così come 12 sono le diverse tipologie di Penny.
Inoltre, per ogni tipologia di carta-valore digitale ci sono dai 240 ai 437 campioni che presentano cinque versioni definite ‘Speciali’, presenti in numero limitato, pensate per chi ricerca la rarità come valore legato al caso, come risorsa e incentivo per distinguersi e possedere un pezzo più difficile da trovare.
A breve verrà messa all’asta la prima tavola con 240 esemplari sui principali marketplace di Nft, quali OpenSea e Rarible. “Questo è un concetto inerente al collezionismo, che essendo un’attività umana, si trasferirà facilmente dall’analogico al digitale: pensiamo che il processo sia inevitabile e presto emergerà in modo naturale”, afferma Valentina Busi, PM del gruppo BlabarLAB.
Il passo successivo del team sarà quello di organizzare, a partire da dicembre 2022, una mostra virtuale nel Metaverso, a cui potranno partecipare solo i possessori di almeno quattro esemplari di CryptoPenny. Durante la mostra verranno anche votati diverse opere Nft, divise per categoria di concorso, e ci sarà una giuria composta da esponenti di spicco provenienti da diversi campi di interesse.

D’altra parte, l’oggetto con contenzioso, nella sua versione materiale, non è la prima volta che finisce sotto i riflettori mondiali; a fine 2021, Sotheby’s ha difatti messo all’asta il primo esemplare conosciuto del francobollo, stimandolo tra i 4 e i 6 milioni di sterline e annunciandolo come “una delle invenzioni più importanti dell’umanità, un precursore delle comunicazioni di massa globali”.
L’invenzione del Penny Black è da attribuire al politico Rowland Hill. Il filatelista britannico nel 1837 presentò una riforma postale al fine di adottare una tassa da un penny a carico del mittente, per la spedizione delle corrispondenze entro i confini inglesi. Il suo suggerimento fu quello di utilizzare una carta stampata adesiva da apporre sulla lettera, come prova di avvenuto pagamento della suddetta imposta. In questo modo, dato che precedentemente l’onere della spedizione era un onere del destinatario, si sarebbero evitati danni economici a carico dell’amministrazione postale, qualora il ricevente fosse stato impossibilitato al ritiro.
Pertanto, questa carta iniziò ad essere stampata in tavole da 240 pezzi, composte da 20 righe per 12 colonne. In ogni riquadro, in basso a sinistra e in basso a destra, erano presenti le lettere che indicavano la posizione relativa dei singoli francobolli: A, A per quello posto nella prima riga e prima colonna, A, B invece indicava quello nella prima riga e seconda colonna, B, A per il francobollo che si trovava nella seconda riga e prima colonna, e così via per tutta la tavola. Lo stesso metodo sarà ripreso due secoli dopo, per la disposizione dei CryptoPenny.
La CryptoPennyBlack sembra pronta a dare origine ad una nuova e gloriosa frontiera del collezionismo filatelico online; ma sarà un unico caso sporadico oppure il trend prenderà davvero piede nel prossimo futuro? In quanti vorranno aggiudicarsi la storica icona britannica nella sua forma immateriale?